Allarme Onu sul clima:
“Il peggio deve ancora venire”

Il peggio deve ancora venire“. A dirlo sono le Nazioni Unite, attraverso il rapporto sul clima dell’Ipcc, il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico. A pagarne le conseguenze, come scritto nell’introduzione del report, saranno soprattutto “i nostri figli e i nipoti“.

Il riscaldamento globale è una delle tematiche di cui si sente parlare più spesso e che preoccupa i Governi di tutto il mondo. Le temperature sulla Terra continuano ad alzarsi. Questo potrebbe provocare, in circa un decennio, un innalzamento del riscaldamento globale che potrebbe arrivare a +3 gradi nel 2030 e nel 2100 a +4 gradi.

Per riportare il termometro a livelli accettabili l’obiettivo deve essere quello di dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030, portandole a zero netto entro il 2050.

I cambiamenti nel clima sono “causati dall’uomo”

È semplicemente garantito che peggiorerà. Non devo alcuna area sicura. Nessun posto dove correre o dove nascondersi“. A dirlo è Linda Mearns, co-autrice del rapporto delle Nazioni Unite e scienziato senior del clima presso il National Center for Atmospheric Research degli USA.

Al rapporto sul clima delle Nazioni Unite hanno lavorato 234 scienziati di 195 Paesi. I disastri ambientali nell’estate 2021 sono sotto gli occhi di tutti, dai maxi incendi in Europa, Italia compresa, al Nord America, fino alle inondazioni in Germania e in Cina.

Non possiamo permetterci di aspettare due, cinque o dieci anni. Questo è il momento. O si agisce ora o non avremo più tempo” ha dichiarato Alok Shama, presidente designato della Conferenza mondiale dell’Onu (COP26) sul clima. Il prossimo novembre, a Glasglow, si terrà il vertice in questione, ritenuto cruciale per il futuro dell’umanità, soprattutto in seguito al rapporto sul clima pubblicato dall’Onu.

Il rapporto, pubblicato l’ultima volta nel 2013, chiarisce come, senza ombra di dubbio, il cambiamento climatico sia causato dall’uomo. “Questo rapporto ci dice che i recenti cambiamenti nel clima sono diffusi, rapidi e intensificati. Sono senza precedenti da migliaia di anni”. A dirlo è Ko Barrett, vicepresidente dell’IPCC e consigliere senior per il clima dell’Amministrazione Nazionale Oceanica e Atmosferica degli Stati Uniti.

Il riscaldamento globale, inoltre, come emerge dal report sta accelerando l’aumento del livello del mare. Oltre alla riduzione dei ghiacciai, assistiamo anche a cambiamenti del clima senza precedenti, come ondate di calore, siccità, inondazioni e tempeste. I ciclioni tropicali sono più forti e più umidi, il ghiaccio marino artico sta diminuendo e il permafrost si sta scogliendo. Tutte tendenze che, secondo il rapporto, sono destinate a peggiorare se non si corre immediatamente ai ripari.

Cosa prevede l’accordo di Parigi

L’accordo di Parigi stabilisce un quadro a livello globale per evitare pericolosi cambiamenti del clima. I Governi si sono dati come obiettivo quello di mantenere il riscaldamento globale a 1,5°C. Adottato nel 2015, l’accordo di Parigi prevede che i Paesi si adoperino per mentenere l’aumento medio della temperatura mondiale al di sotto di 2°C rispetto ai livelli preindustriali. Questo, come obiettivo a lungo termine.

Come detto, inoltre, l’accordo punta a limitare l’aumento a 1,5°C, perché questo aiuterebbe a ridurre in maniera significativa i rischi e gli impatti dei cambiamenti climatici.

 

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