Incendi, Covid e non solo: quando gli artisti ci mettono la faccia

La drammatica situazione legata agli incendi che stanno devastando il Sud Italia ha smosso l’opinione politica e pubblica. Le fiamme ormai da giorni stanno devestando ettari ed ettari di macchia mediterranea, in particolare in Calabria, Sicilia e Sardegna, con danni enormi al paesaggio e gravi rischi per la salute di chi abita nelle zone coinvolte. La mobilitazione, partita da tutti i fronti, dai social network alle raccolte fondi, ha riguardato anche gli artisti del mondo della musica, in prima linea in questa situazione.

Lo scorso 16 luglio Salmo ha promesso non solo una raccolta fondi, ma anche un concerto gratuito per la popolazione della sua Sardegna colpita dagli incendi. “Organizzeremo un concerto gratuito per chi non è potuto venire ieri (al Water Wold Music Festival, ndr) e una raccolta fondi su internet per aiutare queste persone” ha scritto il rapper olbiese sui social.

Ieri, giovedì 12 agosto, Salmo ha confermato il concerto gratuito a sostegno della sua Regione e di tutti coloro che sono stati colpiti dall’emergenza incendi. “Ok ci siamo! Venerdì 13 agosto live gratuito in Sardegna. Vi comunicherò data e orario il giorno stesso. Non mancante” ha scritto il rapper su Instagram.

https://www.instagram.com/p/CScWnortrv1/

Salmo e Croce Rossa: 10mila piantine di ulivo donate alle famiglie colpite dagli incendi

Il rapper di Olbia non ha solo organizzato un live gratuito per sostenere la popolazione sarde colpita dagli incendi. Infatti, insieme alla Croce Rossa Italiana, ha donato 10mila piantine d’ulivo alle famiglie dei territori colpiti dalle fiamme.

Ettari di boschi andati in fumo. Un popolo messo a dura prova che senza nessun potere guarda cadere a pezzi gli sforzi di una vita, case e aziende, e vede morire i propri animali senza riuscire a salvarli” ha scritto il rapper in un post sui suoi profili social. “Tutto questo spezza il cuore. Non solo di chi vive in prima persona questa triste devastazione, ma di tutti i sardi che vedono la loro terra come una madre da proteggere e da amare“.

Fedez, dall’emergenza Covid del primo lockdown al fondo Scena Unita

In questi ultimi anni, profondamente segnati dalla pandemia da Covid-19, gli artisti hanno più che mai deciso di “metterci la faccia” e cercare di aiutare concretamente il loro settore e le persone in difficoltà. Se l’ultimo, in ordine cronologico, è Salmo con il suo live gratuito in Sardegna, nei mesi più duri della pandemia anche Fedez ha deciso di scendere in campo a sostegno di coloro che sono stati investiti dalla crisi causata dal virus.

Il rapper e Chiara Ferragni, sua moglie, sono stati in prima linea durante il primo lockdown in Italia. I due hanno avviato una raccolta fondi su GoFundMe atta a rafforzare la terapia intesiva dell’Ospedale San Raffaele di Milano nel pieno dell’emergenza sanitaria. Al di là di qualunque polemica, la campagna ha raccolto quasi 4,5 milioni di euro. Fedez e Chiara Ferragni, a seguito dell’impegno durante i mesi più duri della pandemia, sono stati premiati lo scorso 7 dicembre con l’Ambrogino d’Oro, la massima onorificenza cittadina a Milano.

Ma non solo. Perché il rapper milanese si è mosso concretamente per aiutare tutti i lavoratori dello spettacolo, gravemente colpiti dalla pandemia e dalle restrizioni dovute al contenimento del contagio. Per questo motivo, dopo averne parlato a lungo sui social, Fedez ha istituto Scena Unita, un fondo per aiutare economicamente le maestranze. Il fondo, avviato lo scorso novembre, ha raccolto in pochi mesi l’adesione di 154 artisti e113 brand. Inoltre, è stata raccolta una cifra importante a sostegno dei lavoratori dello spettacolo: 4.780.000 euro.

Artisti uniti per il Ddl Zan

Ad unire gli artisti è anche il Ddl Zan. Dal già citato Fedez ai Måneskin, da Elodie a Levante, sono diversi gli esponendi del mondo della musica che hanno deciso di schierarsi in favore della proposta di legge contro l’omotransfobia.

Da Twitter a Facebook, da TikTok a Twitter, cantanti provenienti da tutte le parti d’Italia hanno manifestato, attraverso post, foto ed eventi, la loro posizione favorevole al disegno di legge che punisce gli atti omofobi, prefiggendosi come obiettivo quello di contrastare la violenza e le discriminazioni e far passare l’omofobia come reato penale.

Dalla legge contro l’omotransfobia al referedum sull’eutanasia legale, gli artisti ci “mettono la faccia”

Lo scorso 17 giugno è iniziata la raccolta firme per il referendum sull’eutanasia legale promosso dall’Associazione Luca Coscioni. Per portare avanti l’iniziativa e farla approvare sul tavolo delle istituzioni dovranno essere raccolte 500mila firme entro il prossimo 30 settembre. A partire da mercoledì 11 agosto è possibile firmare anche online. Al momento, sono già state raccolte oltre 400mila firme.

Anche in questo caso gli artisti sono scesi in campo, sostenendo il referendum e invitando i propri followers a firmare agli appositi banchetti o online. Tra i tanti, a esporsi ancora una volta è stato proprio Fedez, che ha più volte pubblicato dei video esortando i suoi seguaci a firmare per il referendum sull’eutanasia legale.

Non solo Fedez, però. Infatti, tra coloro che hanno firmato c’è anche Vasco Rossi. “Oggi ho firmato il referendum per una legge che preveda un fini vita libero e dignitoso” ha detto il cantante su Instagram.

 

Gestione cookie