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“Con la Figc siamo in trattativa, ma contiamo di poter dare un supporto per l’Europeo“. A parlare sono Daniele Coccia e Fabio Traini, ideatori e sviluppatori dell’app Mitiga. Il loro software è una delle soluzioni analizzate dalla Federcalcio per ottemperare alla conditio sine qua non espressa per Euro 2020 dall’Uefa, secondo il cui presidente Aleksander Ceferin “si gioca con il pubblico sugli spalti o lo si fa altrove”.
Cos’è Mitiga, l’app che può salvare la presenza di Roma tra le città ospitanti di Euro 2020
“Mitiga nasce nel gennaio 2021 dalla mia esperienza personale di ingegnere biomedico – spiega Coccia -. Per lavoro devo entrare nelle sale operatorie per assistere ad interventi chirurgici. Sin dal marzo 2021, la procedura per l’ingresso nelle sale operatorie prevede la certificazione di un tampone negativo effettuato nelle 24/48 ore precedenti all’ingresso in sala. Perciò abbiamo pensato che un meccanismo simile si possa replicare per l’accesso ad eventi e luoghi di aggregazione“.
“L’applicazione consente dunque l’accesso soltanto ad utenti negativi al Covid-19, vaccinati o con tampone negativo – aggiunge il co-ideatore di Mitiga -. Per utilizzarla, l’utente deve recarsi in un laboratorio d’analisi o in farmacia, effettuare il tampone o registrare la vaccinazione. I medici di laboratorio o i farmacisti caricheranno il risultato sulla piattaforma web di Mitiga e automaticamente il nostro sistema generereà un QR code, abilitato per un arco di tempo prestabilito dalle direttive degli organizzatori dell’evento. Il codice servirà solo per le opportune verifiche all’ingresso”.
“Privacy? Nessun problema, i pochi dati richiesti sono criptati”
Come accaduto per altre applicazioni simili, una delle preoccupazioni principali è quella relativa alla gestione dei dati. A tranquillizzare gli utenti ci pensa Fabio Traini: “Sappiamo quanto questo tema sia stato spinoso al lancio di Immuni. Per questo, per il corretto funzionamento di Mitiga, chiediamo il minor numero possibile di dati: nome, cognome, codice fiscale, indirizzo mail e numero di telefono. Tutti i dati sono inoltre criptati“.
“Il punto di forza dell’app? Quello di non fare discriminazione – aggiunge Traini –: è possibile caricare la registrazione del vaccino o il risultato del tampone rapido di terza generazione, ma nel momento in cui il QR code viene scansionato nessuno saprà se la persona che è entrata lo fa da vaccinata o con tampone negativo“
Il co-ideatore e sviluppatore del progetto spiega anche il perché del nome Mitiga: “Deriva proprio dall’intenzione di mitigare il rischio: è importante chiarire comunque come l’app non si sostituisca alle attuali norme di contenimento, che restano fondamentali per limitare i contagi”.
Euro 2020, la parola spetta comunque al Cts prima della decisione finale
Da programma (rinviato di dodici mesi causa pandemia), lo Stadio Olimpico di Roma dovrebbe ospitare sette partite: tutte quelle del girone dell’Italia (tra l’11 e il 20 giugno) e un quarto di finale (il 3 luglio). Di fatto, però, gli attuali protocolli impediscono la presenza, anche parziale, di pubblico negli impianti sportivi e la Federcalcio ha rivolto un appello in tal senso al governo.
L’esecutivo, tramite una lettera inviata dl ministro dlla Salute Roberto Speranza al presidente Figc Gabriele Gravina, ha dato l’assenso alla riapertura parziale degli spalti, ma ha demandato la decisione finale al Cts. In questo senso, la presenza di un’app come Mitiga potrebbe facilitare una risposta positiva da parte del Comitato tecnico scientifico. Salvando così le partite dell’Europeo in programma all’Olimpico.