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“Gli episodi razzisti sono inaccettabili, ma ci deve essere uno sforzo da parte di tutti. Servono leggi e regole che devono essere applicate”. Il capitano della Nazionale italiana di calcio, Giorgio Chiellini, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di Nations League contro la Spagna.
Razzismo, Chiellini: “Bisogna applicare le leggi”
Il difensore è stato incalzato sull’episodio degli insulti razzisti che hanno coinvolto un giocatore del Napoli, Kalidou Koulibaly, durante la gara con la Fiorentina al Franchi di Firenze. “Da italiano e toscano mi sono vergognato – ha aggiunto Chiellini -. In Europa parlano dell’Italia come di un Paese razzista, stiamo dando una brutta immagine di noi stessi. Per risolvere le cose però ci sono persone più adatte di me, bisogna applicare le leggi”.
«Scimmia di merda».
«Putain de singe».
«Fucking monkey».
Mi hanno chiamato così.
Questi soggetti non c’entrano con lo sport.
Vanno identificati e tenuti fuori dagli stadi: per sempre.🤜🏿 #KK #NoToRacism 🤛🏻
📸 @mattinodinapoli pic.twitter.com/mPz0vZJ5c0
— Koulibaly Kalidou (@kkoulibaly26) October 4, 2021
La Procura Figc indaga sugli insulti a Koulibaly
Intanto, la Procura federale della Figc ha aperto un’indagine in relazione agli insulti razzisti rivolti da tifosi della Fiorentina al difensore del Napoli. Una volta acquisiti i referti dei propri ispettori e ascoltato il calciatore, la Figc ha poi reso noto in un comunicato ufficiale che “saranno compiuti ulteriori atti istruttori acquisendo gli atti pertinenti dalla Questura di Firenze”.
Quello che è successo a Koulibaly durante Fiorentina-Napoli, però, non è il primo caso di razzismo nei confronti di un calciatore. I precedenti (solo in Italia) sono tantissimi e c’è purtroppo drammaticamente l’imbarazzo della scelta. Eccone alcuni.
Insulti a Koulibaly, i fiorentini: “Questi tifosi non ci rappresentano”
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Dopo le offese a sfondo razzista indirizzate al calciatore del Napoli Koulibaly domenica scorsa allo stadio Franchi, i cittadini di Firenze si schierano contro quei tifosi. Mentre il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ribadisce l’amarezza e aspetta l’indagine della Procura federale e la decisione del giudice sportivo, i fiorentini non ci stanno ad essere definiti come una città razzista e condannano i cori e gli insulti dei viola: “Questi tifosi non rappresentano la città e non è giusto che ci rimetta tutta la città di Firenze. Sono gli estremisti della Fiorentina che dovrebbero stare a casa. La devono smettere di fare queste cose. È grave, è una vergogna. Ha ragione quello che dice Koulibaly, che andrebbero buttati via dagli stadi“.