Quello delle specie in via d’estinzione è un tema sempre all’ordine del giorno. Tra queste ci sarebbero anche alcune specie di tonni. Questi, però, secondo le nuove analisi dell’IUCN, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, si starebbero ripopolando e non sarebbero più ad alto rischio di estinzione.
L’ente internazionale lo ha fatto comunciato aggiornando la cosiddetta “Lista rossa“, l’elenco delle specie di animali e piante considerate ad alto rischio di estinzione. La notizia della ripresa dei tonni fa ben sperare. Infatti, è un segno che nonostante la crescente pressione sugli oceani, le specie possono tornare a popolare le acque della Terra. Questo, però, sarà possibile solo se tutti i Paesi si impegneranno in pratiche sostenibili volte a salvaguardare l’ambiente e le biodiversità animali e vegetali.
La “Lista Rossa” dell’IUCN ha valutato circa 139mila specie di animali e piante nell’ultimo mezzo secolo. Di queste, 39mila ora rischiano l’estinzione, mentre 902 si sono già estinte.
Le specie di tonno “uscite” dal rischio alto d’estinzione
Secondo l’ultimo aggiornamento della “Lista Rossa” sono quattro su sette le specie di tonno che al momento avrebbero registrato un grado “meno preoccupante” per quanto riguarda il rischio estinzione. Queste sono: il tonno rosso atlatico (Thunnus thynnus), il tonno rosso meridionale (Thunnus maccoyii), il tonno bianco (Thunnus alalunga) e il tonno albacora (Thunnus albacares).
“Il messaggio che dobbiamo trasmettere è che alcune specie di tonno, come l’alalunga, tra quelli più facili da trovare sugli scaffali dei supermercati, è passato ad un livello di minor preoccupazione. Questo significa che quello che acquistano e mangiano è stato catturato in modo sostenibile e ben gestito“. A spiegarlo a BBC News è Craig Hilton-Taylor della IUCN.
A rischio estinzione squali e razze. Sulla terraferma rischia di sparire il drago di Komodo
Secondo quanto emerso, la maggior parte delle specie di tonno è considerata a rischio d’estinzione dal 2011. Dopo un decennio di sforzi degli ambientalisti e dell’industria, però, sembrano essersi ripresi. Nonostante la buona notizia riguardante i tonni, altri animali che abitano gli oceani sono maggiormente esposti al rischio estinzione. Squali e razze, ad esempio, continuano a diminuire a causa della pesca, dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici.
“I campanelli d’allarme non potrebbero suonare più forti per squali e razze” ha detto Andy Cornish, dottore e leader del programma squali presso il gruppo di conservazione del WWF. “Stiamo perdendo questo antico gruppo di creature. Abbiamo disperatamente bisogno di un’azione urgente“.
Ma non solo. Perché sulla terraferma a rischiare di estinguersi è il drago di Komodo, la lucertola più grande della Terra. Questa, infatti, sarebbe stata piegata dai cambiamenti climatici che hanno colpito il suo habitat naturale.