Cambiamento climatico: gli effetti negativi sulla salute mentale

Il rapporto pubblicato di recente dalla Nato, realizzato dall’Ipcc, sui cambiamenti climatici, ha evidenziato come la situazione del nostro Pianeta sia destinata a peggiorare. Se l’Italia è stata messa a dura prova dagli incendi, che hanno devastato il sud del Paese, l’America ha dovuto fare i conti non solo con le fiamme, ma anche con l’uragano Ida, che ha causato danni e diverse vittime.

La correlazione tra i cambiamenti climatici e la salute mentale

Gli esperti, come riportato dal Washigton Post, hanno evidenziato come tutti coloro che sono colpiti da un evento legato ai cambiamenti climatici, come nel caso dell’uragano Ida, debbano fare i conti anche con il peso che questi hanno sulla loro salute mentale. Così, mentre la Terra continua a riscaldarsi e a subire gli effetti del climate change, diverse persone dovranno affrontare delle nuove sfide che riguardano proprio la salute mentale.

Negli USA gli esperti si stanno attivando per studiare nuovi metodi per affrontare le sfide, sulla salute mentale, dettate dagli eventi climatici avversi. Uragani, incendi e forti piogge, tutti fenomeni che hanno colpito il territorio americano negli ultimi mesi, avrebbero portato sempre più soggetti a ricorrere a terapie individuali per superare il trauma.

“I professionisti della salute mentale aiutano le persone ad affrontare la realtà“. A spiegarlo è Lise Vas Susteren in un rapporto dell’American Psychological Association e ecoAmerica, riportato dal WP. “Mentre la crisi climatica si sviluppa, vediamo che rabbia, ansia e depressione, causate dalle carenze delle precedenti generazioni, impediscono alle persone di condurre una vita produttiva“.

Abbiamo negato per tanto tempo. Adesso, con le temperature che salgono e tutti i cambiamenti climatici che vediamo ogni giorno, la gente non può più negare“. A dirlo è Daniel Masler. Il terapeuta ha raccontato al WP che da quando ha iniziato a lavorare, nel 2012, le richieste di cure legate ai cambiamenti climatici sono cresciute.

Negli ultimi anni, inoltre, sono stati creati anche dei gruppi per affrontare i problemi sulla salute mentale legati ai cambiamenti climatici. Good Grief Network, organizazzione senza scopo di lucro, ha avviato un programma che fornisce sostegno sociale ed emotivo a tutti coloro che sono stati “sopraffatti dallo stato del mondo. Secondo quanto emerso, l’organizzazione avrebbe raggiunto più di mille persone in quattro anni.

I giovani sono tra i soggetti più vulnerabili quando si parla di salute mentale e cambiamenti climatici

Secondo quanto riportato i giovani sono tra i soggetti più vulnerabili quando si parla di salute mentale legata al climate change. A dirlo al Washington Post è Leslie Davenport, educatore e consulente di psicologia del clima. I ragazzi, secondo quanto spiegato da Davenport, si interrogano principalmente su come sarà il loro futuro. In particolare, si domandano quale sia il senso di fare progetti in un momento in cui i cambiamenti climatici stanno devastando il mondo intero.

I possibili effetti sulla salute mentale

I cambiamenti climatici potrebbero avere effetti sulla salute mentale che sono considerati “spaventosi” e “acutamente pericolosi“. Alcuni studi, come riportato da WP, hanno correlato ad esempio le alte temperature con l’aumento del rischio di suicidi. Ma anche dei ricoveri per disturbi del comportamento e dell’umore. Un altro studio, ad esempio, ha rivelato che quasi metà delle madri afroamericane esposte all’uragano Katrina nel 2005 hanno sofferto di PTSD dopo la tempesta.

In generale, secondo quanto emerso, chi vive in condizioni sfavoreli, che siano socioeconomiche o sanitarie, ha una maggior possibilità di sviluppare disturbi legati allo stress dovuto ai cambiamenti climatici. Queste persone, inoltre, potrebbero non essere in grado di accedere alle giuste cure. Per questo Kritee Kanko, scienziato del clima, ha parlato a WP della necessità di sviluppare forme più accessibili di assistenza sanitaria per la salute mentale. L’assistenza sanitaria dovrebbe essere a “livello comunitario“. Inoltre, come spiegato da Van Susteren, psichiatra e cofondatore di Climate Psychitry Alliance, dovrebbe essere “orientata alla costruzione della resilienza“.

Siamo tutti psicologicamente impreparati ad affrontare la crisi esistenziale accelerata dal cambiamento climatico“. A dirlo è Gary Belkin, psichiatra e fondatore del Billion Minds Institute, sulla rivista Psychiatric News lo scorso febbraio. “Questo non farà altro che aggravare ulteriormente la situazione della nostra società. Dobbiamo suonare l’allarme e mettere in ordine la nostra casa” ha aggiunto Belkin.

Secondo Belkin, quindi, i sistemi sanitari di tutto il mondo dovranno organizzarsi di modo da riuscire ad offrire alle loro comunità il “potere di rafforzare la loro resilienza emotiva e la salute mentale. “Non è un compito da poco, lo so. Ma i metodi ci sono. Non è una formula complessa, ma si tratta di avere volontà di fare“.

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