Dal 31 ottobre al 12 novembre si terrà per la prima volta nel Regno Unito, allo Scottish Exhibition Centre di Glasgow, la COP26, la 26esima Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite. Prima della conferenza ufficiale, dal 28 settembre al 2 ottobre Milano ospiterà la Pre-COP26, un incontro di alto livello dell’ONU preparatorio alla conferenza di Glasgow. Inoltre, ci sarà anche l’evento dedicato ai giovani “Youth4Climate: Driving Ambition“.
Pre-COP26 e Youth4Climate, l’evento sui cambiamenti climatici dedicato ai giovani
In occasione della Pre-COP26 saranno presenti nel capoluogo meneghino 400 giovani delegati provenienti da tutto il mondo. Inoltre, parteciperanno all’interno anche decine di ministri dell’Ambiente, Capi di Stato, rappresentanti e rappresentanti Onu. Questa sarà così una settimana dedicata ai cambiamenti climatici, con incontri di alto profilo internazionale e un ricco calendario di iniziative.
Ad aprire l’agenda della Pre-COP26 sarà Youth4Climate, l’evento dedicato ai più giovani, dal 28 al 30 settembre. Qui due giovani per ognuno dei 197 Paesi membri dell’Unfccc, la Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, saranno impegnati in dibattiti e gruppi di lavoro. Concluso l’evento, il 30 settembre, il documento finale sarà condiviso con i ministri impegni nei lavori della Pre-COP26.
Con la chiusura dell’evento Youth4Climate partiranno i lavori della Pre-COP26. Infatti, proprio il 30 settembre Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del premier Mario Draghi e di Boris Johnson, primo ministro britannico, darà il via alla Pre-Cop26.
Cos’è la COP
Cop è un acronomico che sta per Conferenze of parties, quindi Conferenza delle parti. Il numero 26, invece, è progressivo, e sta ad indicare il numero di volte il cui si è tenuta la conferenza. La data di avvio risale al 1992, quando a Rio 154 Stati hanno firmato la Unfccc, la Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
La storia della COP è iniziata però a Berlino, nel 1995. In questi ventisei anni la conferenza è stata al centro di traguardi importanti, come il protocollo di Kyoto (1997, ma in vigore dal 2005 al 2020) e l’accordo di Parigi (2016, attualmente in vigore).
“Per quasi tre decenni l’ONU ha riunito quasi tutti i Paesi della terra per i summit globali sul clima, chiamati COP. In questo tempo il cambiamento climatico è passato dall’essere una questione marginala a una priorità globale“. Questo è quanto si legge sul sito ufficiale dedicato a COP26.
Gli obiettivi di COP26
Gli obiettivi per la 26esima edizione del summit sono quattro. Il primo è assicurarsi di riportare a zero netto globale le emissioni, entro la metà del secolo, e mantenere la temperatura a 1,5 gradi. Per raggiungere questi obiettivi, i Paesi dovranno: accelerare sull’eliminazione del carbone, ridurre la deforestazione, accelerare il passaggio ai veicoli elettrici e incoraggiare gli investimenti nelle rinnovabili.
Il secondo punto degli obiettivi di COP26 riguarda la conservazione e protezione degli habitat natuali. Tutti i Paesi saranno infatti chiamati a: proteggere e ripristinare gli ecosistemi e costruire sistemi di allarme e infrastrutture per evitare perdite di case, mezzi di sussistenza e vite umane.
Infine, tutti i Paesi dovranno mobilitare i loro finanziamenti (almeno 100 miliardi di dollari l’anno) e lavorare insieme per ottenere i risultati sperati. Durante la COP26 tutti lavoreranno per finalizzare il Paris Rulebook, con le regole dettagliete che rendono operativo l’accordo di Parigi, e acceelerare le azioni per affrontare la crisi climatica attraverso la collaborazione tra Governi, imprese e società civile.