Ambiente, l’allarme di Biden e Draghi
alla vigilia dalla Cop26

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Si è svolto oggi il Forum delle Maggiori Economie sull’Energia e il Clima (Mef) convocato dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden. All’incontro, che precede di sole sei settimane la Cop26 di Glasgow, hanno partecipato i leader delle più importanti economie mondiali. Tra gli obiettivi attesi, un impegno da Usa, Ue ed altri Paesi a ridurre l’utilizzo di metano. “Dobbiamo agire e dobbiamo agire ora contro il cambiamento climatico” ha sottolineato il presidente Joe Biden.

Forum Clima, Draghi: “Con le politiche attuali ci saranno conseguenze catastrofiche”

Al summit è intervenuto anche il Premier Mario Draghi che, in un videomessaggio, ha lanciato un forte allarme sulla crisi climatica. “Con l’accordo di Parigi ci siamo impegnati a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali” ha affermato Draghi. “La maggior parte dei nostri paesi ha rinnovato questo impegno nelle recenti riunioni del G20. Tuttavia, dobbiamo essere onesti nei confronti di noi stessi: stiamo venendo meno a questa promessa. Se continuiamo con le politiche attuali, raggiungeremo quasi 3 gradi di riscaldamento globale entro la fine del secolo” con “conseguenze catastrofiche” ha concluso lapidario il premier italiano.

Verso la Cop26: cosa è successo al pianeta nel 2021

Nelle ultime due settimane” ha sottolineato Biden “ho girato per gli Stati Uniti e ho visto i disastri creati dagli uragani, dalle inondazioni e dagli incendi. Tutti fenomeni che si sono verificati in molte altre aree del mondo“.

Gli Stati Uniti sono uno dei tanti Paesi ad essere colpito dagli effetti del cambiamento climatico. Dagli incendi in California, agli uragani Ida e Nicholas che hanno colpito al cuore anche l’industria petrolifera statunitense. Ma gli effetti della crisi ambientale si sono fatti sentire anche nel resto del pianeta. Dalle inondazioni in Germania e in Cina, agli incendi in Italia, fino alle temperature da record registrate in Canada. Eventi che hanno conseguenze non solo ambientali, ma anche economiche. Secondo le stime preliminari di Swiss Re Institute, i disastri naturali avvenuti nel primo semestre 2021 hanno comportato una perdita pari a 40 miliardi di euro.

Ma il peggio, come ha sottolineato l’ONU nell’ultimo rapporto sul clima, deve ancora venire.

Cop26, a Glasgow per decidere il futuro del pianeta

I negoziati sul clima costituiranno il più grande vertice internazionale che il Regno Unito abbia mai ospitato. La Cop26 di Glasgow, in previsione dal 31 ottobre al 12 novembre 2021 riunirà oltre 30.000 delegati, tra cui Capi di Stato, esperti climatici e attivisti. L’obiettivo è quello di concordare un piano d’azione coordinato per affrontare il cambiamento climatico.

Al summit del clima che si è tenuto oggi, sono risultate particolarmente gravose le parole del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. “Il mondo è su un percorso catastrofico verso 2,7 gradi di riscaldamento globale. È chiaro che ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. C’è un alto rischio di fallimento della Cop26” ha ammesso Guterres.

Ambiziosi sono infatti gli obiettivi che ci si aspetta dal summit di Glasgow. Per evitare il riscaldamento climatico, sarebbe infatti necessario che quasi 200 nazioni annuncino un taglio alle emissioni molto più ambizioso, di quello fissati precedentemente. Sei le sessioni tematiche che avranno luogo con approfondimenti su ecosistemi, clima nelle regioni montane, ghiacciai, gestione delle risorse idriche, biodiversità e aree protette. Tra gli obiettivi prioritari, la tutela degli ambienti ad alta quota, uno degli ecosistemi più importanti da conservare per la sostenibilità del pianeta.

 

 

 

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