È ufficiale: il richiamo con la dose booster del vaccino anti-Covid si farà a quattro mesi di distanza dal completamento del ciclo vaccinale. È quanto prevede la nuova circolare firmata da Gianni Rezza, il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute. Stando a quanto riferito da Adnkronos, il passaggio dovrebbe diventare effettivo da lunedì 10 gennaio. La circolare contiene altre novità, riguardanti l’estensione della terza dose ai minori di 18 anni. Tutti i ragazzi della fascia 16-17 anni potranno riceverla e sarà riservata anche ai 12-15enni fragili.
L’intervallo tra le dosi diventa più breve
Nella circolare si legge che le nuove decisioni sono state prese “alla luce delle attuali evidenze sull’impatto epidemiologico correlato alla maggiore diffusione della variante B.1.1.529 (Omicron) e sulla efficacia della dose booster nel prevenire le forme sintomatiche di Covid-19, sostenute dalla citata variante”. Per affrontare la situazione in modo più efficace si procederà alla somministrazione della terza dose “dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dal completamento del ciclo primario o dall’ultimo evento”. Con quest’ultimo termine si indica la “somministrazione dell’unica/ultima dose o la diagnosi di avvenuta infezione in caso di soggetti vaccinati prima o dopo un’infezione da Sars-CoV-2, in base alle relative indicazioni”.
La terza dose per gli under 18
Nel caso degli under 18, la circolare prevede la regolare somministrazione della terza dose a tutti i 16-17enni. Nel caso dei ragazzi di età compresa tra i 12 e i 15 anni, invece, solo i più fragili potranno ricevere il booster. Queste decisioni si basano anche sul parere positivo del comitato tecnico scientifico dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). La circolare sottolinea che “è raccomandata la somministrazione di una dose di vaccino Comirnaty di Pfizer/BionTech, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 mil, come richiamo (booster) di un ciclo primario, indipendentemente dal vaccino utilizzato per lo stesso, a tutti i soggetti della fascia di età 16-17 anni e ai soggetti della fascia di età 12-15 anni con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti, con le stesse tempistiche previste per i soggetti a partire dai 18 anni di età”.