L’immunologo Francesco Le Foche ne è assolutamente convinto. “Tra poco avremo una percentuale così alta di vaccinati da poter riaprire tutto per tutti”. Così dichiara in un’intervista al Corriere della Sera uscita nella giornata di oggi, mercoledì 13 ottobre. Le Foche ha aggiunto: “L′85% delle persone si è vaccinato. E ciò ha ridotto moltissimo contagi e ospedalizzazioni”. Alla domanda se crede possa ripartire il contagio, l’immunologo risponde: “Continuando su questa linea è molto improbabile”.
L’opinione di Le Foche sulla terza dose del vaccino
Allora perché non ascoltare chi teme il vaccino? “Non vedo regole punitive. Ma un diritto alla salute, bene superiore per tutti. Dove c’è scetticismo per il vaccino la mortalità è ancora alta”, afferma Le Foche. Il quale, sul perché fare la terza dose spiega: “Non abbiamo ancora una terapia definitiva. Ed è meglio prevenire che curare”. Quanto alle università l’immunologo afferma: “Spero si arrivi presto al 100%. L’università necessita di presenza, crescita culturale attraverso il gruppo. Siamo comunque al preludio della normalità. Credo che ai primi di gennaio potremo tornare a riveder la luce”.
Le sue parole di pochi giorni fa sui bambini in terapia intensiva
Il Professor Francesco Le Foche è Docente di Reumatologia Scienze Biomediche Università la Sapienza di Roma. Nonché Specialista in Allergologia ed Immuno-Infettivologia. Nell’ultimo anno e mezzo è stato spesso ospite in televisione, soprattutto a Domenica In, condotto da Mara Venier. Sempre in tv, a Tagadà su La7, aveva dichiarato qualche giorno fa. “Un vaccino è tale solo quando viene autorizzato, però ci sono prima degli studi. I bambini hanno il diritto alla salute. Quest’anno 350 sono andati in terapia intensiva per via del Covid e devono essere protetti. Questo virus sembra più aggressivo con la variante Delta che entra più facilmente nei bambini. Dai 12 ai 19 anni non ci sono state grosse problematiche né effetti collaterali importanti, per cui dopo l’autorizzazione dell’Ema di Pfizer e Moderna sui bambini credo che si possa procedere”.