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Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è intervenuto una conferenza stampa congiunta con suo omologo tedesco, Heiko Mass. “Serve un’Europa più forte e competitiva, che metta all’angolo individualismi e personalismi di pochi”, ha dichiarato Di Maio sull’Ue. E ancora: “C’è una sostanziale e netta differenza tra il concetto di sovranità, legittima, e quello di sovranismo, strumentale e deleterio anche per gli interessi nazionali dei singoli Stati. Di fronte a questo bivio l’Italia ha già scelto e mi auguro che lo facciano anche gli altri Paesi”. Il ministro degli Esteri ha inoltre ringraziato Maas quando quest’ultimo ha annunciato che dal 15 giugno non ci sarà più alcuna allerta nei confronti dei viaggi per l’Italia: “Il ministro degli Esteri tedesco mi ha comunicato l’intenzione di riaprire i flussi verso il 15 giugno. Una scelta di lealtà e trasparenza nei confronti dell’Italia che apprezziamo e che è conforme allo stato di salute attuale del Paese”. Da Di Maio è arrivato anche l’apprezzamento per la Germania sul Recovery Fund.
Il messaggio di Di Maio è rivolto ai Paesi europei ‘contro’ l’Italia
Il messaggio di Di Maio arriva dopo che due giorni fa l’Austria ha riaperto i confini a tutti i Paesi limitrofi, non solo dell’Ue, tranne l’Italia. Una decisione che era stata accolta con durezza dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che l’aveva definita una “inaccettabile misura discriminatoria” nei confronti del nostro Paese, “sovrano, ma non sovranista”. Recentemente Di Maio aveva cercato di calmare le acque: “L’Austria non ha perplessità sull’Italia ma su alcune regioni”, ha dichiarato, aggiungendo che avrebbe confutato queste perplessità con i dati. Prima dell’Austria anche la Grecia aveva deciso di applicare una “regola speciale” per l’Italia per quanto riguarda gli ingressi nel paese: dopo un iniziale rifiuto, ha deciso di riaprire le porte all’Italia ma introducendo l’obbligo di test per chi viene da Lombardia, Veneto Emilia-Romagna e Piemonte.
Luigi Di Maio si era anche augurato qualche giorno fa che ci fosse “reciprocità e cioè che altri Paesi europei consentano ai cittadini italiani di poter andare là e ai cittadini europei che vengono qui di poter tornare senza la quarantena”. Da questo punto di vista, l’ex capo politico del Movimento 5 Stelle aveva ringraziato la Francia, “perché le frontiere sono state sempre aperte. Abbiamo sempre favorito la mobilità tra lavoratori a livello transfrontaliero però ci sono alcuni Paesi che dicono non apriranno all’Italia e questo è sbagliato. Abbiamo già convenuto sul fatto che i corridoi turistici siano discriminazione, non ne dobbiamo creare neanche in maniera fittizia con i travel advice”.