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Vincenzo De Luca interviene durante la sua ormai consueta diretta Facebook del venerdì per parlare, tra le altre cose, anche degli Stati generali. “Da Roma ci arriva un quadro di grande confusione”, dice il presidente della Regione Campania, “che ci convince ancora di più della necessità che abbiamo di risolverci i nostri problemi da soli, per quanto possibile. Si stanno preparando gli stati generali sull’economia che, da quello che leggo sui giornali, dureranno dieci giorni. Dieci giorni sono in genere la durata di un concilio ecumenico. Avremo motivo di consolazione dopo questi giorni, dopo questa sorta di concilio di Nicea dopo il quale credo riceveremo tante certezze”.
Non solo Stati generali, De Luca dice la sua sulla data delle elezioni regionali
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Dopo avere annunciato la preparazione un’altra ordinanza che porterà la firma di De Luca e che consentirà l’apertura delle sale bingo, delle sale scommesse e anche delle discoteche ma, per queste ultime, solo per le attività di ristorazione, intrattenimento e bar ma non per le attività di ballo, il presidente della Regione Campania se l’è presa con il Governo nazionale, oltre che per gli Stati generali, anche per quanto riguarda le elezioni regionali e comunali. De Luca definisce uno “scandalo istituzionale di proporzioni enormi” il fatto che non sia la data del voto che si sarebbe dovuto tenere in questa primavera e che invece è stato rimandato per Coronavirus. “Non ci sono parole per descrivere il livello di totale irresponsabilità e cialtroneria del mondo politico”, dice in maniera accorata De Luca. “In un qualunque altro Paese civile ci sarebbe una rivolta. I presidenti delle regioni avevano chiesto di andare al voto l’ultima settimana di luglio per poter poi stare tranquilli per l’inizio dell’anno scolastico ed affrontare con calma il problema delle vaccinazioni a settembre. Hanno detto di no. Si aprono le palestre, i campi di calcio, i mercati, le discoteche ma l’unica cosa che si potrebbe fare in piena tranquillità, e cioè l’esercizio del voto, non lo consentono. Le forze politiche hanno paura e il Governo non dice nulla. Il Movimento 5 Stelle vuole menarla per le lunghe, la Lega e Fratelli d’Italia sono contrari e così andremo a votare a settembre. Hanno deciso di calpestare il mondo della scuola, si apre e poi si richiude per le elezioni le forze politiche se ne infischiano del mondo della scuola”.