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Oggi terza votazione per la nomina del presidente della Repubblica, che dovrà insediarsi al Quirinale. Dopo il tris di nomi proposto dal centrodestra, bocciati (per il momento) dalla coalizione di centrosinistra, i due schieramenti sono ancora in cerca di un nome super partes. Numerosi i colloqui previsti anche per la giornata di oggi, prima della quarta votazione di domani dove il quorum si abbasserà a 505 voti.
“Cosa ci aspettiamo dal centrosinistra? Lealtà, velocità e concretezza“, ha esordito il leader della Lega, Matteo Salvini, poco prima di entrare a Montecitorio.
“Avevamo promesso di fare nomi senza tessere di partito e lo abbiamo fatto. Io incontrerò tutti, ma da un mese da Conte e Letta arrivano solo no“, ha sottolineato. Salvini ha poi parlato degli incontri che avverranno oggi, ma ribadendo la necessità che Draghi rimanga premier.
“Oggi incontrerò nuovamente tutti. Con Draghi ho parlato della situazione del caro bollette. Da italiano ribadisco che, qualora il presidente del Consiglio lasciasse il governo, ci troveremo in una situazione dove bisognerà trovare nuovi ministri e un nuovo premier. Sarebbe un problema con tutti le crisi in atto“.
Salvini ha poi parlato dell’esclusione della presidente Casellati dalla rosa di nomi proposta.
“Perché non c’è il nome della Casellati nella rosa? Perché lei è un’alta carica dello Stato e come Fico non ha bisogno di essere nella lista perché è candidabile senza la sponsorizzazione di Salvini. Con Casini non ho contatti, ma non direi mai di no a nessuno“.
Quirinale, La Russa: “Casellati non è in panchina”
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Il senatore di FdI, Ignazio La Russa, entrando a Montecitorio, pronostica una terza giornata all’insegna del nulla di fatto. “Oggi il presidente non ci sarà perché è una nuova giornata con la maggioranza qualificata. Se ci saranno altri nomi oltre quelli della rosa del centrodestra? L’importante è che sia un nome che risponda ai requisiti che gli abbiamo dato cioè che sia rispettoso della volontà popolare. Pensiamo che sia giusto che il nome provenga dal centrodestra. La sinistra perde il pelo e non il vizio“.
Anche La Russa conferma quanto detto da Salvini, ovvero che il nome della Casellati, pur non citato espressamente, è ancora in gioco. “Il nome della Casellati non è in panchina. E’ di fatto un nome che noi abbiamo proposto, insieme alla terna“, ha concluso.
Bernini: “Non accetteremo altri veti”
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La capogruppo di Forza Italia al Senato, Anna Maria Bernini, entrando a Montecitorio, ha voluto ribadire che il centrodestra non accetterà altri no da parte della coalizione del centrosinistra.
“Dipende da loro, noi i nostri nomi li abbiamo fatti da tempo. Non siamo mai rimasti immobili su nulla, abbiamo fatto le nostre proposte. Abbiamo evitato lacerazioni grazie alla generosità del presidente Berlusconi, ma non accetteremo altri veti. Noi abbiamo qualche voto in più, chiediamo l’onore e l’onere di fare la nostra candidatura. Il centrosinistra lo ha fatto per gli ultimi 20 anni, chiediamo che questa volta tocchi a noi“, ha affermato.