Il centrodestra ha deciso di rompere gli indugi e proporre tre nomi per il Quirinale. Si tratta di Marcello Pera, Carlo Nordio e Letizia Moratti, emersi alla fine del vertice che si è svolto oggi a Montecitorio. “Nessuno di loro ha una tessera di partito in tasca”, ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini. Eppure l’ultima dei tre, non meno di qualche settimana fa, non sembrava interessata a un ruolo così importante nella struttura del Paese.
Letizia Moratti: a dicembre testa solo alla Lombardia
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“Io mi occupo di sanità in Regione Lombardia. È un impegno significativo, importantissimo, al quale tengo molto. Sto dedicando tutta me stessa a questo impegno. Ho normalmente degli incontri con i diversi leader di maggioranza ed opposizione, per parlare di sanità e della Lombardia. Smentisco che si sia parlato di Quirinale (con Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ndr)”. Così dichiarava, da vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti a margine della conferenza stampa di fine anno tenutasi a Milano a dicembre.
Pur ribadendo il concetto (“Abbiamo parlato di sanità e di Lombardia, il mio impegno è in Lombardia“), Letizia Moratti non si sottrasse a una domanda sul Quirinale. “Io credo che per il Centrodestra l’unico candidato sia il presidente Berlusconi – affermò –. Ma io penso al presente, e devo dedicarmi a una situazione che vede la Lombardia ancora in zona bianca. I contagi crescono, ma stiamo riuscendo a tenere sotto controllo i ricoveri. L’equilibrio è comunque difficile da raggiungere. Stiamo cercando di accelerare sulle terze dosi. Siamo davvero molto impegnati“. Nel frattempo tanto sembra essere cambiato.
Dalle assicurazione e la Rai all’ipotesi Quirinale
Letizia Moratti è attualmente vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia. Assunse tale ruolo l’8 gennaio 2021, prendendo il posto di Fabrizio Sala e Giulio Gallera. Classe 1949, politica di lungo corso, lavorò nelle assicurazioni prima di divenire presidente della Rai tra il 1994 e il 1996, durante il primo governo Berlusconi. Per quest’ultimo fu in seguito ministro dell’Istruzione (fu proprio con il suo mandato che il dicastero perse la dicitura “Pubblica Istruzione”). Successivamente fu sindaco di Milano tra il 2006 e il 2011, ad oggi ultima esponente del centrodestra ad essere eletta per tale ruolo nel capoluogo meneghino.