Milano, Fratelli d’Italia contro pista ciclabile: candidato insulta rider

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Un sit-in di protesta si è riunito questa mattina in prossimità della pista ciclabile da poco sistemata in Corso Buenos Aires a Milano. A promuovere l’iniziativa una delegazione di candidati di Fratelli d’Italia. Gli organizzatori si sono radunati, con tanto di martelli, per abbattere simbolicamente la discussa pista ciclabile. Al centro delle polemiche è il tratto iniziale di Porta Venezia.

Milano, Fratelli d’Italia contro pista ciclabile: “Intervento strampalato”

Un gesto per “evidenziare le intenzioni di quella che dovrebbe essere la fine di questa pista ciclabile“. Queste le parole di Maurizio Gussoni, esponente di Fratelli d’Italia e candidato presidente per il centrodestra al consiglio del Municipio 3 a Milano. “Un intervento strampalato, inventato per dare immagine a una giunta che la stava perdendo completamente“, prosegue Gussoni, che si lascia scappare un insulto a un rider, accolto dalle risate imbarazzate dei colleghi.

Fratelli d’Italia: “Non siamo contrari alle piste ciclabili”

Non si tratta di una contrarietà alle vie ciclabili, sottolinea il partito in una nota, “ma di mettere in evidenza il pressapochismo e la totale mancanza di logica con le quali questo intervento è stato realizzato“. La polemica si estende anche alla presunta pericolosità di un tratto del pista ciclabile. “Per non parlare dell’evidente pericolosità dell’ultimo manufatto di cemento, letteralmente ‘buttato’ in mezzo ad un’arteria di grande scorrimento“, commentano i delegati di Fratelli d’Italia.

La pista della discordia divide Milano

Soprannominata la “ciclabile della discordia“, la pista che scorre lungo la trafficata arteria di Corso Buenos Aires a Milano continua a sollevare polemiche. Dopo le proteste dei commercianti, la pista di Buenos Aires sta diventando terreno di scontro tra il sindaco Sala e il candidato del centrodestra Luca Bernardo.Il sogno finale è quello di una pista ciclabile dritta quando si potrà non avere parcheggi sul corso come nei grandi viali europei“, aveva commentato Sala a luglio, annunciando l’inizio dei lavori per sistema i tratti più delicati. “Siamo partiti in fretta anche per gestire il tema della pandemia e le metteremo il più a posto possibile“, aveva precisato il sindaco di Milano.

 

 

 

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