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“Credo che su questo tema l’UE nel suo complesso debba riflettere sul fatto che quello che è stato fatto fino ad oggi con la proposta del 16 settembre (il nuovo Patto per la migrazione e l’asilo della Commissione UE, ndr) che è rimasta ferma, non sia sufficiente. Non so se ci sarà consenso generalizzato da parte di tutti i Paesi su questo, ma so per certo che non possiamo affrontare la prossima estate con gli strumenti esistenti perché non sono sufficienti e la situazione sarà rapidamente senza controllo. La questione fondamentale è il superamento esplicito del Trattato di Dublino, cosa che fino adesso non è stata chiarita”.
“Accanto a questo, un aggiustamento della Missione Irini, attraverso quindi una capacità maggiore di questa presenza militare di essere in grado anche di fare safe and rescue, per noi rimane fondamentale”. Così il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, dopo il suo incontro con l’Alto rappresentante dell’UE per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell.
Migranti, Letta: “Voto a unanimità è disgrazia UE”
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“Penso che in Europa, se vogliamo su questi temi aspettare sempre di essere tutti d’accordo, non si andrà da nessuna parte. Bisogna avere il coraggio di dire che su alcune questioni prioritarie come quelle della gestione migratoria, alcuni che non vogliono starci, che bloccano tutto sempre, gli ungheresi, i polacchi, bisogna andare avanti anche senza di loro. Se non si superano i veti nazionali, non si riuscirà a trovare nessuna soluzione. In questo senso, ho fortemente incoraggiato il vice presidente Borrell sulla questione di una soluzione del problema del voto all’unanimità che è diventato la disgrazia dell’UE: blocca tutto, rende impossibile di avere soluzioni che siano efficaci. E sostengo con grande forza il lavoro che Borrell sta facendo su tutti questi temi, con la necessità di andare avanti anche se non siamo tutti”.
Medio Oriente, Letta: “Voce UE per fermare reazione eccessiva Israele”
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Letta parla poi della questione in Medio Oriente. “Lo dico con grande chiarezza: è una vicenda in cui non ci sono un torto e una ragione. È una vicenda in cui ci sono due ragioni. Noi dobbiamo far sì che ci sia soddisfazione pacifica e di coesistenza pacifica per due ragioni. Motivo per cui i due Stati restano la soluzione. Motivo per il quale però, adesso, credo che l’Europa possa far sentire la sua voce per fermare la overreaction (reazione eccessiva) israeliana e arrivare a una soluzione: il cessate il fuoco immediato e, poi, i negoziati e la soluzione pacifica”.
“Appello a istituzione per lavoro rapido su certificato anti-Covid”
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“Più in fretta si fa su regole comuni in tutti i Paesi europei sui certificati e meglio è per la ripresa delle attività economiche. Mi sento da Bruxelles di fare un appello perché tutte le istituzioni lavorino il più rapidamente possibile per arrivare alla soluzione che è necessaria per la ripresa del turismo, per avere una estate in cui il turismo sia di successo. Molte cose dipendono da noi a livello nazionale, e noi sul turismo abbiamo fatto un pacchetto di proposte molto importante su cui lavoreremo. Molte cose dipendono anche dal fatto che il certificato funzioni e sia effettivamente efficace“. Così poi Enrico Letta sul Green pass, dopo il suo incontro con l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell.