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Mario Draghi ancora deve presentarsi in Parlamento per il suo discorso di insediamento da presidente del Consiglio e già i malumori serpeggiano all’interno delle nuova, vastissima maggioranza di governo. E se queste ore hanno fatto registrare l’attacco nemmeno troppo indiretto da parte di un ministro nei confronti di un altro ministro (il leghista Garavaglia verso Speranza di LeU), chi ostenta tranquillità è proprio Matteo Salvini.
Salvini tranquillo: “Zingaretti? Parliamo di lavoro”
“Sto andando ad incontrare la mia fidanzata“. Ha esordito così il segretario della Lega, intercettato fuori Palazzo Madama, rispondendo alla domanda se fosse in procinto di incontrare il ministro Di Maio, nuovamente alleato di governo. “Ieri sera con Zingaretti abbiamo parlato di lavoro. Ho mandato un messaggio anche al ministro dei Trasporti, perché gli italiani hanno fame. Quindi sto cercando di mettere insieme tutti coloro che possono creare nuovi posti di lavoro“, ha aggiunto Salvini.
Resta la linea già esposta da Garavaglia per quanto riguarda la chiusura degli impianti invernali voluta dal ministro Speranza: “La gente che lavora, come i proprietari degli impianti sciistici, deve essere avvisata per tempo sull’aprire o chiudere le strutture. Il Governo Draghi sarà quello del cambiamento, anche per la tempistica e la comunicazione“. Riguardo alla domanda sull’incontro con il ministro Di Maio, Salvini ha risposto: “Quando incontrerò qualcuno, ve lo dirò“.
Governo: le inquietudini di Forza Italia e Italia Viva
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Più complesso il clima all’interno di Forza Italia. Lo conferma il deputato di lungo corso Gianfranco Rotondi. “Non c’è scissione né malumori. C’è una normale dinamica di partito in cui il presidente Berlusconi ha dato delle indicazioni giuste per ripartire. Ci sono stati degli addii che erano ampiamente attesi. Le scelte di Draghi sui ministri? Non siamo rimasti sorpresi, anzi compiaciuti perché ha valorizzato figure storiche di Forza Italia. La polemica sulla mancata riapertura degli impianti sciistici fa male, perché questo governo deve segnare una forte discontinuità con il passato su queste situazioni. Speriamo che sia l’ultimo incidente di percorso“.
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Torna nel governo anche Elena Bonetti, ministro per la Famiglia che con le sue dimissioni aveva contribuito alla conclusione del Conte bis. “Domani parlerà il presidente Draghi. Rimandiamo qualsiasi comunicazione a dopo il voto di fiducia. Ascolteremo quello che il Parlamento vorrà comunicare, poi ci metteremo al lavoro con intensità“, ha dichiarato l’esponente di Italia Viva fuori dalla Camera.