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La scelta di Sergio Mattarella di conferire a Mario Draghi l’incarico di presidente del Consiglio ha suscitato reazioni diverse in vari protagonisti della scena politicai italiana. Tra chi guarda con entusiasmo al governo presieduto dall’ex presidente della Bce c’è anche Antonio Razzi, ex senatore di Forza Italia. “Io sono positivo, vedo un Draghi all’avanguardia. È un uomo di grande esperienza mondiale. Penso anche il centrodestra sarà contento della scelta perché con lui non faremo brutta figura. Avremo un uomo come l’Italia merita“.
Fratoianni: “Ipotesi Draghi appare commissariamento della politica”
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Meno positiva la reazione di Nicola Fratoianni, portavoce nazionale di Sinistra Italiana. “LeU sta discutendo e discuterà, anche nelle prossime ore, tenendo conto dell’evoluzione di questa vicenda che nasce dopo che Renzi, con un atto di teppismo politico, ha terremotato una maggioranza sulla quale bisognava investire, ed un governo che fino ad oggi aveva lavorato bene, verso la crisi“, ha detto ai giornalisti che l’hanno intercettato fuori da Montecitorio. “L’ipotesi di Draghi appare come un commissariamento della politica. Non è mai un buon viatico perché non esistono tecnici e neutralità. La politica c’è sempre e si chiama: interessi, bisogni sociali e scelta. Quindi vedremo quello che succederà e sulla base di questo decideremo“, ha aggiunto.
Carelli: “Draghi? Fallimento della politica ma ora serve responsabilità di tutti”
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Anche Emilio Carelli, ex M5s passato da poche ore al Gruppo Misto, non guarda con favore alla scelta di Mattarella. “L’iniziativa del presidente Mattarella segna un po’ il fallimento della politica. Ma in questo momento tutti siamo chiamati a dimostrare un senso di responsabilità. Il paese non può fermarsi per elezioni anticipate perché stopperebbero il paese per 5 mesi e durante una pandemia sarebbe inappropriato“, ha spiegato. “Vedo una strada in salita per Draghi, i numeri sono abbastanza precari. Una spaccatura del M5s su Draghi? Ha al suo interno diverse anime, vedremo quanti non sono d’accordo con la linea ma non vedo spaccature“.
Scalfarotto (Iv): “Appoggeremo Draghi. Accogliamo appello Mattarella”
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“Sì, appoggeremo Draghi, ci siamo rimessi nelle mani di Mattarella. Accogliamo l’appello del presidente della Repubblica” così Ivan Scalfarotto, di Iv. “Maggioranza forte? Dobbiamo dargli il tempo di lavorare, non ha neanche ricevuto l’incarico“, spiega.
Lollobrigida: “Voto soluzione migliore, sovranità non è dei mercati”
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“Appoggiare Draghi? Se ha i numeri non lo sappiamo, aspettiamo di capire chi lo sostiene. Crediamo che comunque gli manchi l’appoggio principale, quello del popolo italiano sulla base del voto“, così Francesco Lollobrigida (Fdi) in una dichiarazione in Piazza Montecitorio, prima della convocazione di Mario Draghi al Quirinale. “Fdi ha chiarito che sarà sempre a disposizione della nazione per votare i provvedimenti che condividiamo“, segue. Per Fdi “la strada maestra resta il voto“.
Lupi: “Proposta forte, nome autorevole, ora confronto”
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“Il presidente della Repubblica ha fatto una proposta, molto forte e molto chiara, ha messo in campo un nome oggettivamente autorevole. Prima di dire se ha i numeri è corretto confrontarsi e aspettare le proposte e confrontarsi con lui, questa è la strada della coalizione del centrodestra“, così Maurizio Lupi, ex ministro delle Infrastrutture e presidente di Noi con l’Italia. “Vogliamo prendere sul serio la proposta, il primo tema sono i contenuti, il secondo tema quale mandato con quale compito“, ha spiegato.
Draghi, Zanni (Lega): “Porteremo al tavolo nostre priorità”
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“Il peccato originale è stato permettere che si mettesse in piedi un governo nell’autunno del 2019 che era diviso su tutto. Abbiamo perso non settimane, ma un anno e mezzo. Stessa cosa su questa crisi: è aperta da tre mesi e abbiamo perso altro tempo. Detto questo, cosa farà la Lega? Noi siamo chiari: oggi l’Italia ha bisogno di una rivoluzione, non di cose ordinarie. Quindi ci siederemo al tavolo. Noi abbiamo 4 o 5 priorità, le metteremo sul tavolo a Draghi. Se Draghi sarà in grado di garantire un governo che le faccia, portando il Paese alle elezioni, lo considereremo“. Così l’eurodeputato della Lega e presidente del gruppo Identità e Democrazia, Marco Zanni.
Rampelli (FdI): “Verificare compatibilità centrodestra con Draghi”
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“Rispetto a Draghi penso che il centrodestra debba rimanere compatto perché in Italia rappresenta una sorta di esperimento di collaborazione tra i popolari, conservatori e sovranisti. Questo garantisce in l’alternanza di governo, quindi la democrazia”. Questo il commento del vicepresidente della Camera dei Deputati, Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. “Spero che dal vertice del centrodestra usciremo con una posizione univoca. Bisogna capire che compatibilità ci può essere con una persona come Draghi, che ha servito e serve il sistema del credito mondiale, e il popolo italiano. Capita che gli interessi dei banchieri siano antitetici agli interessi dei popoli. Bisogna andare al voto per ragioni banali come per il fatto che il parlamento è composto da un 34% di eletti del M5s che non sono in grado a garantire la giusta velocità al sistema. C’è un Parlamento inadeguato, quindi c’è la necessità del voto per rinnovarlo”.
Fiano (Pd): “Non si scherza, siamo preoccupati per il Paese”
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“Noi condividiamo il messaggio di ieri sera del presidente della Repubblica Mattarella. Condividiamo quello di oggi del presidente incaricato Draghi. Pensiamo che ogni rappresentante del popolo deve sentire su di sé il peso di questa responsabilità. Qui non si scherza, non ci possono essere priorità che guardano interessi di parte, bisogna pensare a quelle dell’Italia come dare un governo. Siamo preoccupati per il Paese”. Così il deputato del Partito Democratico, Emanuele Fiano, commentando l’incarico assegnato a Mario Draghi.