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Per Walter Ricciardi, consigliere per l’emergenza coronavirus del ministro della salute Roberto Speranza, non c’è alcun dubbio: un lockdown a livello nazionale è non solo auspicabile, ma fortemente necessario per rallentare una curva di contagi che preoccupa ogni giorno di più. Intervenuto nel corso della trasmissione L’Aria che Tira, su La7, Ricciardi ha lanciato un vero e proprio grido d’allarme: “Rischiamo di arrivare a 95mila morti“.
Ricciardi e la lotta al coronavirus: “Non partiamo da zero, ma dovremmo star fermi un mese”
“La Gran Bretagna ha annunciato un lockdown di tre mesi, la Francia, la Germania e l’Austria chiuderanno per due mesi – ha dichiarato Ricciardi -. Noi non partiamo da zero, perché alcune misure il mese scorso le abbiamo prese. Però dovremmo stare un mese fermi per prepararci alla campagna vaccinale. Avevo detto che avremmo avuto 40mila morti a febbraio, in realtà li abbiamo avuti una settimana fa. In questa seconda fase epidemica abbiamo avuto più morti della prima”.
La crisi sanitaria, in questi giorni, si sta intrecciando alla crisi di governo. Per il consigliere del Ministero della Salute, però, non sussitono le condizioni sanitarie adeguate per chiamare gli elettori alle urne nel breve periodo. “Spiegare il concetto esponenziale è difficile – ha detto Ricciardi -. Le stime che noi abbiamo ci dicono che se non prendiamo provvedimenti i morti arriveranno a 95mila a febbraio. Vi sembra possibile andare a votare in queste condizioni? Per me no”.
“Fare come Nuova Zelanda, Taiwan e Corea del Sud”
Intervistato poi da Huffington Post, Ricciardi ha ribadito quanto espresso in televisione, aggiungendo poi un’ulteriore considerazione su come agire: “Se non prendiamo atto della realtà e non assumiamo misure energiche ci aspettano ondate alternate indistinguibili tra loro. Dobbiamo anticipare il virus, come hanno fatto Nuova Zelanda, Taiwan e Corea del Sud. Bisogna ridimensionare la curva epidemica, tornare a tracciare e a testare e nel frattempo proseguire con la vaccinazione. Altrimenti il 2021 sarà un anno segnato dall’alternanza di onde pandemiche, una più grande dell’altra”.