George Floyd, l’autopsia rivela:
“Era positivo al Covid”

“George Floyd era positivo al Covid-19. A rivelare il risultato del tampone effettuato sulla salma dell’afroamericano morto lo scorso 25 maggio è l’ospedale di Hennepin County, Minnesota, nel contesto dell’autopsia effettuata nei giorni scorsi. Secondo i medici, comunque, l’uomo era asintomatico ed è “molto difficile” che il coronavirus abbia avuto un qualsivoglia ruolo nella morte di Floyd.

Il medico legale, il dottor Andrew Baker, ha dichiarato alla stampa americana: “L’analisi effettuata durante l’autopsia può mostrare la presenza del virus per settimane dopo il contagio e la guarigione dalla malattia. Il risultato dell’autopsia riflette una positività asintomatica ma persistente da precedente infezione. Difficilmente il virus ha avuto un ruolo nella morte di Floyd. L’uomo, inoltre, non era contagioso”.

Le novità sulle indagini: mandato d’arresto per i tre colleghi di Chauvin

Nel frattempo proseguono le indagini sulla morte di George Floyd. Il procuratore generale del Minnesota Keith Ellison ha annunciato l’aggravamento dell’accusa nei confronti di Derek Chauvin (l’uomo che con il suo ginocchio ha premuto sul collo di Floyd) e il mandato d’arresto per i suoi tre colleghi, Thomas Lane, J. Alexander Kueng e Tou Thao.

Chauvin è ora accusato di omicidio di secondo grado (non premeditato ma intenzionale), i suoi colleghi di favoreggiamento. A Minneapolis, una volta diffusa la notizia, si è levato un urlo di gioia da parte dei dimostranti che stanno protestando per le vie della città in questi giorni.

Continuano le proteste negli Stati Uniti

Sul fronte proteste continuano a segnalarsi episodi negativi, soprattutto al calare del sole, ma le dimostrazioni pacifiche in memoria di George Floyd stanno prendendo il sopravvento su violenze e saccheggi. L’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, durante un dibattito in videoconferenza sul tema della riforma delle forze dell’ordine ha sottolineato che le dimostrazioni pacifiche hanno il potere di migliorare la situazione all’interno del Paese: “Voglio che sappiate che le vostre vite contano, che i vostri sogni contano” ha detto.

Episodi negativi sono stati segnalati a Brooklyn, dove nonostante la pioggia diversi manifestanti hanno violato il coprifuoco notturno scontrandosi con la polizia, e a Washington, dove alcuni contestatori sono stati respinti a Lafayette Square (non lontano dalla Casa Bianca) dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa.

Gestione cookie