Il Vertice dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi appartenenti al G20 si terrà a Roma il 30 e il 31 ottobre del 2021. Il summit di Roma rappresenterà il momento culminante del G20, presieduto nel 2021 dall’Italia. Al termine dell’evento verrà rilasciata una dichiarazione congiunta dei diversi leader. La conclusione del lavoro di una dozzina di vertici ministeriali, organizzati lungo l’anno di Presidenza italiana.
Il summit chiuderà così un anno di intensa attività diplomatica, resa drammatica dal periodo pandemico. Un periodo difficile anche per il succedersi di brusche e improvvise sfide alla cooperazione mondiale, quali gli eventi in Afghanistan e le crescenti tensioni tra le potenze mondiali. Al tempo stesso, il G20 ha rappresentato un importante banco di prova per la capacità di leadership dell’Italia nonché per la coesione dell’Unione Europea.
L’Italia ha voluto organizzare i lavori su tre pilastri interconnessi di azione: People, Planet e Prosperity. In alcuni casi i lavori del G20 hanno già fatto intravedere alcune conclusioni. Ma sarà solo la dichiarazione esposta nel comunicato finale che mostrerà la concretezza degli accordi raggiunti.
La prima P, di People, è incentrata sulla cruciale sfida della pandemia. L’obiettivo è quello di orientare risorse economiche verso interventi sanitari per mettere fine alla crisi globale. Prioritario è dunque prendere provvedimenti immediati sulla distribuzione dei vaccini, soprattutto nei Paesi più poveri.
La P di Planet verte ovviamente sul problema della crisi climatica che verrà affrontato in maniera più approfondita all’attesa Cop26 di Glasgow. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha più volte ribadito l’urgenza di affrontare i cambiamenti climatici. Soprattutto alla luce dei numerosi eventi meteorologici avvenuti nel corso dell’ultimo anno, che hanno causato perdite ingenti, sia economiche che ambientali e sociali. L’obiettivo è quello di creare delle regole e degli obiettivi più stringenti per limitare l’aumento delle temperature. L’atteggiamento della nuova presidenza USA e del governo cinese farebbero ben sperare, tuttavia i provvedimenti necessari alla transizione ecologica sono spesso troppo costosi o complessi da mettere in atto.
Prosperity cerca di concentrarsi sugli aspetti economici della cooperazione mondiale, con particolare riguardo ai problemi finanziari dei Paesi più poveri, la cooperazione per uno sviluppo inclusivo, la regolazione internazionale del commercio e della tassazione, la transizione digitale e le infrastrutture globali.
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