Una tazza di caffè, un hamburger o un cioccolatino potrebbero in futuro costarci molto cari.
Mentre storicamente alcuni alimenti come caffè, cioccolato e spezie erano considerati articoli di lusso, oggi sono i prodotti base dei supermercati in molti paesi sviluppati. Ma l’aumento delle temperature e i cambiamenti climatici potrebbero capovolgere la situazione nei prossimi decenni. Parallelamente, l’impatto di alcuni cibi sul pianeta, come la carne, potrebbe spingere i Paesi ad aumentarne il costo per scongiurarne la diffusione e preservare il pianeta.
“Cioccolato e caffè potrebbero diventare di nuovo cibi di lusso a causa del cambiamento climatico“, afferma Monika Zurek, ricercatrice presso l’Environmental Change Institute di Oxford.
Secondo uno studio, vaste aree di terra in Ghana e Costa d’Avorio potrebbero diventare inadatte alla produzione di cacao se l’aumento della temperatura globale raggiungerà i 2°C.
Secondo un altro studio, il cambiamento climatico potrebbe spazzare via metà della terra utilizzata per coltivare caffè in tutto il mondo entro il 2050. Parallelamente le aree adatte alla coltivazione del caffè in America Latina potrebbero diminuire dell’88% entro il 2050, sempre a causa dell’aumento delle temperature.
Un discorso simile vale per le spezie. Se oggi possiamo trovare prodotti come vaniglia e zafferano in ogni supermercato, un domani potrebbe non essere così facile. Anche le culture delle spezie stanno infatti soffrendo per i cambiamenti climatici. Nel Kashmir, la più grande regione indiana di coltivazione dello zafferano, le condizioni di siccità hanno devastato i raccolti. La produzione di vaniglia in Madagascar è stata colpita da condizioni meteorologiche estreme negli ultimi anni. Il ciclone nel 2017 ha devastato il 30% del raccolto dell’isola causando un’impennata dei prezzi rendendo la spezia, per un breve periodo di tempo, più costosa dell’argento.
Ma non sono solo gli impatti climatici che potrebbero trasformare gli alimenti di uso quotidiano in articoli di lusso. Anche i comportamenti e i gusti delle persone influiranno sullo stato di questi alimenti.
“Un altro modo di pensare al cibo di lusso è come qualcosa che non dovresti mangiare spesso“, afferma Monique Raats, direttrice del Food, Consumer Behaviour all’Università del Surrey. La carne ne è un esempio lampante.
Sempre più persone adottano una dieta vegetariana o vegana, sia per una questione etica che di sostenibilità ambientale. Parallelamente, l‘impatto degli allevamenti intensivi sul pianeta sta diventando un problema sempre più pressante.
Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, “c’è un preoccupante scollamento tra il prezzo al dettaglio del cibo e il vero costo della sua produzione“. Nel tentativo di ridurre le proprie emissioni, i Paesi potrebbero anche scegliere di tassare la carne, come molti hanno fatto con lo zucchero. Se, da un parte, questo ha spinto molti a investire in alimenti alternativi, mangiare carne potrebbe diventare, nel futuro, “socialmente inaccettabile”. Come le sigarette.
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