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Questa mattina il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha fatto il punto della situazione Covid nel territorio insieme agli organi di stampa. Il governatore attende l’esito dell’agenzia europea per i medicinali per far ripartire il piano vaccini e il protocollo delle prenotazioni. “In attesa delle decisioni dell’Ema non si recupera niente perché siamo bloccati nostro malgrado. Chi ha deciso di interrompere, avrà altri elementi. Nel momento in cui ripartiremo, dovremo incoraggiare le persone, con lo spirito di chi sa che questa pandemia si sconfigge solamente con i vaccini. Quello che è stato fatto non è mica stato buttato via. Quello che è stato sospeso, verrà riprogrammato“. Giani rimane convinto che il dato dei contagi sia critico, ma la Toscana può ragionevolmente rimanere in zona arancione, “ritagliando la zona rossa per singole aree“.
Toscana, l’assessore alla Sanità: “Vaccinazioni ferme per mancanza di dosi”
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A margine della conferenza stampa sull’attuale situazione in Toscana dei contagi e delle vaccinazioni anti-Covid, l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini ha spiegato il motivo per cui non sono state somministrate dosi nella giornata di ieri. “Se hanno fermato le vaccinazioni, anche di Pfizer e Moderna, è perché non ci sono abbastanza dosi disponibili. Abbiamo una macchina sottoutilizzata per carenza di forniture. Potenzialmente avremmo 1 milione di dosi somministrate al mese se solo riuscissimo ad andare a pieno regime, cioè con una regolarità tra le 25 e 30 mila dosi giornaliere. Poi c’è l’impossibilità di utilizzare il vaccino AstraZeneca. Avendo visto i piani di fornitura delle aziende, la macchina organizzativa toscana sicuramente non funzionerà al 100%. Quando arriveremo a maggio e giugno e arriveranno dosi ulteriormente aggiuntive, tutte le energie saranno utilizzate, tutte le categorie sanitarie saranno coinvolte“.