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“I dati di Israele ci dicono che c’è un aumento di protezione di circa dieci volte con la terza dose, dalla malattia venti volte. Questo suggerisce che potrebbe prolungare la vita del vaccino, che entrerà nel calendario stabile. Se così sarà la validità del green pass potrebbe essere più lunga e darci modo di avere una vita più agile”. Lo dichiara Giovanni Di Perri, virologo dell’Amedeo di Savoia di Torino.
Che aggiunge: “Appena ci sarà la possibilità vaccinerò volentieri i miei figli. In età relativamente giovane il vaccino rende molto meglio. Lo abbiamo sempre saputo, i vaccini funzionano peggio in chi ne avrebbe più bisogno. In età scolare il rendimento è straordinario”.
Terza dose e lockdown, Di Perri: “Un anno fa avremmo firmato cambiale in bianco per questa situazione”
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Oltre alla terza dose del vaccino anti Covid, Di Perri commenta così il lockdown in Austria e la possibilità che le chiusure tornino anche in Italia: “L’Europa è un sistema aperto, ma se tiene il nostro equilibrio, pur con l’aumento dei casi in corso, ho l’impressione che avremo un inverno migliore degli altri Paesi – dice -. Sugli ospedali arrivano pochi casi, questo significa che lo schermo tiene”.
“Ci saranno novità che miglioreranno il quadro, come gli anticorpi monoclonali che in questo momento usiamo in terapia avranno l’autorizzazione a essere usati in profilassi per chi non può vaccinarsi – conclude Di Perri -. Arriveranno due pillole antivirali che riducono dell’80% il rischio di una malattia evolutiva. Per questo credo che un anno fa avremmo firmato una cambiale in bianco per avere questa situazione”.