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Fiori, lacrime e applausi hanno accolto la regina della televisione italiana e l’icona di mezzo mondo, Raffaella Carrà. Il feretro è arrivato con dieci minuti di anticipo davanti la casa romana della Regina della Tv, scomparsa lunedì all’età di 78 anni. Qui ad aspettarla centinaia di persone, tra fan, vicini e curiosi, che hanno voluto portare il loro ultimo saluto. La commozione la faceva da padrone. “Ciao Raffa!”, è stato il grido più comune.
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Attorno alle 16, il carro funebre col feretro è poi partito per il corteo dedicato all’artista e conduttrice, che ha fatto tappa nei luoghi simbolo della Rai, dove è stata tante volte protagonista. Prima fermata all’Auditorium del Foro Italico, dove Milly Carlucci ha definito Raffaella Carrà “la donna del sorriso”. “Era un un personaggio a tutto tondo”, ha detto la conduttrice. “Con lei c’è stata anche un’evoluzione del ruolo femminile in tv, è partita da soubrette ma oggi era direttore artistico”. Raffaella, “ci guarda in questo momento e sorride”, ha concluso Carlucci.
Seconda tappa alla sede di Via Teulada, dove il feretro è stato accolto tra gli applausi dei lavoratori Rai. “Raffaella è stata la protagonista del sorriso in un pezzo di storia italiana. La gente ha anche voglia di distrarsi e lei ha fatto i suoi programmi sempre in maniera intelligente e alta, senza mai una volgarità”, ha raccontato Bruno Vespa. Il giornalista ha atteso l’arrivo del carro funebre insieme a Giancarlo Magalli.
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Il feretro di Raffaella Carrà è arrivato poi al Teatro delle Vittorie. “C’è solo da ringraziare il talento straordinario di una signora che continuerà a farci ballare, ma che è andata via senza rumore – ha detto il conduttore Flavio Insinna -. Quando è arrivata la notizia, speravo di aver letto male o che fosse uno scherzo di cattivissimo gusto. E’ andata via con il suo stile, con la stessa classe che ci ha regalato in scena”. L’applauso “non finirà mai. Raffaella ha reso il mondo più bello e leggero”, ha aggiunto.
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Raffaella Carrà “oltre al talento, metteva in campo dedizione, lavoro e fatica e grandissimo professionismo. È stata un’artista unica capace di parlare ad intere generazioni, ad essere avanti nel tempo”. Così l’amministratore delegato della televisione di Stato, Fabrizio Salini, all’arrivo del feretro davanti alla sede di Viale Mazzini. Salini ha toccato il carro funebre in segno di omaggio e si è unito al lunghissimo applauso della folla e dei lavoratori Rai. Dall’auto, Sergio Japino ha inviato un bacio verso le persone in attesa.
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“È un grande momento di tristezza, ma anche di unione nazionale – ha sottolineato in collegamento con il Tg1 il presidente della Rai, Marcello Foa -. Raramente si è vista una commozione così diffusa e trasversale senza nessuna ombra ed è molto bello. Raffaella Carrà sapeva di essere un simbolo e, se potesse vederci, penso sarebbe contenta di un affetto così autentico, come lei è stata autentica per tutta la vita. Raffaella Carrà ha fatto quasi tutta la sua carriera con la Rai e la Rai le è stata vicino fino all’ultimo”.
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Dopo il corteo funebre, il feretro è arrivato in Campidoglio dove rimarrà fino a venerdì, giorno del funerale della cantante. Ad accogliere Raffaella Carrà è stata la padrona di casa, la sindaca Virginia Raggi. La prima cittadina è apparsa commossa all’arrivo del carro che portava la cantante e conduttrice tv. La bara è stata accompagnata, dentro la protomoteca, dall’applauso dei giornalisti che stavano documentando l’avvenimento. La camera ardente è ora aperta al pubblico, fino alle 24 di oggi per poi riaprire domani. All’interno della sala grandi foto della soubrette e un maxi schermo che proietta i video di Raffaella Carrà.
Tra i dirigenti della tv di Stato che hanno reso omaggio all’artista e conduttrice anche Stefano Coletta, direttore di Rai 1, che quando guidava Rai 3 le aveva affidato la conduzione del programma ‘A raccontare comincia tu’. “Ho un ricordo di un condensato di allegria e vera vitalità. Avrei voluto riportarla su Rai 1, lei ne era felice, ne abbiamo parlato fino a 15 giorni prima della pandemia. Ci siamo scritti fino a un mese fa, quando non ho più ottenuto risposta. Potevamo intuire qualcosa non andasse perché lei era veramente l’antidiva, puntualissima”. La sua forza, ha concluso Coletta, “era la grande determinazione nel capire cosa portare in tv e al primo posto c’erano sempre allegria e serenità. Lei non aveva mai orpelli”.
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Una lunga fila ha occupato piazza del Campidoglio. Tante le persone che hanno pazientemente aspettato il loro turno per poter entrare in Campidoglio, dove è stata allestita la camera ardente. Per via delle restrizioni Covid, gli ingressi sono ridotti a dieci persone alla volta. Fiori, cartelli e in alcuni casi anche bambole, sono stati lasciati sopra il feretro della cantante italiana. “Mancherà tanto, ma lei ci sarà sempre“, hanno sottolineato i fan presenti.
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