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Dopo la gioia per la notizia della scarcerazione di Patrick Zaki, c’è ora la consapevolezza di un percorso che resta comunque complesso. A sottolinearlo è il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, durante il suo intervento alla conferenza sul futuro dell’Europa, tenutasi all’Auditorium Parco della Musica a Roma.
Zaki, Di Maio: “Alimentando canali diplomatici si arriva al risultato”
“La scarcerazione di Patrick Zaki è solo un primo passo – ha dichiarato Di Maio davanti ai presenti -. Non dobbiamo considerare finito il lavoro fatto in tutti questi mesi, anzi. Tutto ciò, comunque, è la dimostrazione di un fatto: alimentando i canali diplomatici, e non chiudendoli, si arriva a un risultato”.
“Ringrazio per questo motivo il Corpo diplomatico italiano – ha aggiunto il ministro -. Lo ha fatto anche lo stesso Zaki, che è stato seguito in tutti questi mesi dai diplomatici italiani. L’azione di questi ultimi è di primo livello: è passata dal lavoro dell’ex ambasciatore Cantini a quello dell’attuale ambasciatore Quaroni“.
“Continueremo a lavorare in silenzio”
Di Maio ha poi annunciato i prossimi passi, per affrontare la questione Zaki. “Continueremo a lavorare in silenzio, a basso profilo, con tutta la forza e la professionalità del Corpo diplomatico italiano – ha spiegato il titolare della Farnesina -. Negli ultimi mesi ho incontrato tre volte il ministro degli Esteri egiziano (Sameh Shoukry, ndr)”.
“Anche a livello di Parlamento, o in ambito europeo, abbiamo aperto dei canali di diplomazia importanti – ha specificato inoltre il ministro -. Sempre nell’ottica di dialogare per un obiettivo. Nel frattempo mandiamo un grosso abbraccio a Patrick Zaki”.
“Siamo contenti di rivederlo tra le braccia dei suoi cari, della sua famiglia, della sua fidanzata – ha detto Di Maio in conclusione di intervento -. Tutto ciò ci fa stare bene e ci rende consapevoli della bontà del lavoro che abbiamo svolto nell’ultimo anno e mezzo”.