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Due ali di tifosi hanno accolto il pullman dell’Inter all’arrivo a San Siro. Cori, fumogeni e manate all’autobus: così la tifoseria nerazzurra ha voluto festeggiare la squadra per la vittoria dello scudetto.
Inter: euforia generale, ampio dispiegamento di forze dell’ordine
Un momento di grande euforia per tutto il popolo nerazzurro, dai sostenitori ai protagonisti della vittoria del campionato. I giocatori dell’Inter si sono infatti mostrati scatenati all’interno del pullman. Massiccio lo spiegamento di forze dell’ordine che sono intervenute solo per evitare che tutta la folla continuasse a seguire l’autobus fin dentro lo stadio. Dopo il passaggio della squadra i tifosi sono defluiti, lasciando la zona di San Siro.
Non va infatti dimenticato ciò che avvenne in Piazza del Duomo il giorno della conquista dello scudetto, con tanto di furiose polemiche che esplosero a Milano e non solo. Particolarmente severo con i tifosi dell’Inter fu il presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli. “La gioia è comprensibile. Però credo che su di essa debba prevalere il senso di responsabilità, 121 mila morti devono averci insegnato qualcosa. Onorare la loro morte vuol dire evitare assembramenti. E ogni occasione di assembramento è da evitare, inclusi i festeggiamenti dei tifosi della squadra di calcio che ha vinto il campionato
L’iniziativa dei Radicali: “Mascherine e gel disinfettanti per i tifosi”
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Anche per questo motivo, una squadra di militanti dei Radicali si è presentata all’esterno dello stadio San Siro a Milano. Obiettivo: distribuire mascherine e gel disinfettante ai tifosi dell’Inter presenti al Meazza per accogliere il pullman della squadra campione d’Italia.
“Siamo tifosi di una politica che agisce e non di una politica che giudica con una morale. Commenta, ma non fa nulla“, ha spiegato spiega Michele Usuelli, consigliere regionale di Più Europa/Radicali. “Confidiamo nella responsabilità dei tifosi dell’Inter e del tifo organizzato. Ma diamo un contributo, perché tutto avvenga nel massimo livello di sicurezza possibile“.
