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“Non dobbiamo deflettere da un impegno unico, abbiamo una sola strada davanti a noi. I dati dei contagi tra le persone vaccinate e quelli relativi ai Paesi che sono avanti nelle somministrazioni ci dicono una sola cosa, inequivocabile: bisogna vaccinare“. Non usa mezzi termini il direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, a margine della visita alla struttura sanitaria della Capitale da parte del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina.
Vaccino, Vaia: “Superare logiche di brevetto e geopolitica”
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La questione vaccini è sempre più delicata, viste le spaccature all’interno dell’Unione Europea e i ritardi nella distribuzione da parte di alcune case farmaceutiche che hanno rallentato la campagna. “Occorre che il sistema si riappropri della sua capacità di approvvigionamento del vaccino – ha dichiarato Vaia -. Bisogna superare la logica del brevetto e quella geopolitica”.
Il direttore sanitario dello Spallanzani ha poi rivolto il suo augurio di buon lavoro al nuovo commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, il generale Francesco Paolo Figliuolo. “Gli faccio tanti auguri, lo stimo moltissimo e lo conosco personalmente – ha detto -. Ci siamo sentiti ieri. Abbiamo avuto già occasione di collaborare in questo periodo. Abbiamo messo in campo insieme l’hub dell’esercito alla Cecchignola. È una persona davvero capace e operativa, sicuramente farà tanto bene al Paese”.
Iniziativa Spallanzani-Figc, Gravina: “Dobbiamo tanta riconoscenza”
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Lo Spallanzani, martedì mattina, ha ospitato l’attesa visita del presidente della Figc, Gabriele Gravina, che ha voluto portare di persona il ringraziamento del calcio italiano agli operatori sanitari da un anno in prima linea nella lotta al Covid.
La Figc ha donato 600 palloni agli operatori dello Spallanzani. La consegna è avvenuta nel piazzale dell’istituto. “Credo che sia una testimonianza doverosa verso un Istituto che sta facendo moltissimo per combattere questa pandemia – ha dichiarato Gravina ai cronisti presenti -. Il mondo del calcio vuole sostenere con tutte le energie possibile questo loro impegno. Dobbiamo loro tanta, tanta riconoscenza“.