A causa della variante Delta, torna in salita la curva dei contagi da Covid-19 anche in Italia. Stando alla bozza dell’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, infatti, l’Rt nazionale schizza e oltrepassa la soglia di 1, attestandosi a 1,26. L’Rt torna così ai livelli di agosto 2020, mentre la scorsa settimana era a 0,91.
I dati sono ora all’esame della cabina di regia, prevista per oggi. In forte aumento è anche l’incidenza, che questa settimana passa a 41 casi per 100mila abitanti, contro i 19 casi di quella precedente. Dalla bozza emerge anche che le regioni e province autonome classificate a rischio moderato sono 19. Due (Basilicata e Valle d’Aosta) quella invece a rischio basso. In 15, inoltre, riportano allerte di resilienza.
Covid: lieve aumento ricoveri, occupazione al 2%
Il monitoraggio, che sarà presentato oggi, rileva inoltre che il quadro generale della trasmissione dell’infezione da Covid torna a peggiorare nel Paese. Nessuna regione o provincia autonoma, però, supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o in area medica.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è infatti stabile al 2%, con un lieve aumento nel numero di persone ricoverate. Il dato passa infatti da 157 (13 luglio) a 165 (20 luglio). Anche il tasso in aree mediche a livello nazionale rimane al 2%. Il numero di persone ricoverate è però in lieve aumento: da 1.128 (13 luglio) a 1.194 (20 luglio).
Obbligo di green pass per bar e ristoranti
Intanto, proprio ieri, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha presentato il nuovo decreto legge Covid. Il testo prevede, dal 6 agosto, l’introduzione del green pass obbligatorio per entrare nei ristoranti al chiuso e consumare al tavolo anche nei bar.
La certificazione verde servirà anche per palestre e teatri, cinema e manifestazioni sportive e culturali, oltre che per prendere parte ai concorsi. Il Governo ha introdotto queste misure proprio per fronteggiare la variante Delta e per provare a frenare la risalita dei contagi. Inoltre, il decreto prevedo la proroga dello stato di emergenza per il Covid fino al 31 dicembre 2021.
Covid, nuovi parametri per le fasce di rischio
Cambiano poi i parametri per l’ingresso delle regioni, che oggi sono tutte in zona bianca, nelle fasce di rischio con più restrizioni. Resta a quota 50 casi per 100mila abitanti l’incidenza per passare dalla zona bianca alla zona gialla.
Ma da oggi saranno determinanti anche gli indicatori ospedalieri, cioè l’occupazione delle terapie intensive e delle aree mediche. Quelli per entrare in zona gialla sono fissati rispettivamente a 10% e 15% per le intensive e le aree mediche; 20% e 30% per entrare la fascia arancione; 30% e 40% per le aree rosse (la percentuale resta invariata rispetto ai precedenti parametri).
Torino, manifestanti in piazza contro green pass
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La decisione dell’esecutivo di introdurre l’obbligo di green pass Covid per determinate attività ha però suscitato numerosi malumori nel Paese. Come a Torino, dove ieri sera dei manifestanti hanno invaso piazza Castello per protestare contro la certificazione verde e l’obbligo vaccinale. L’iniziativa, ‘No Paura Day’, era nata due giorni fa sul web.
“La Digos ha contato 2mila persone e quindi siamo almeno il doppio”, ha detto uno speaker da un furgone. “Facciamo vedere a tutti cosa vuol dire uomini liberi”, ha aggiunto mentre la gente manifestava al grido “libertà”. Durante l’iniziativa si sono levati cori di dissenso quando dal palco qualcuno ha pronunciato il nome del generale Francesco Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid.
Tra gli speaker c’era anche il professor Ugo Mattei, docente universitario e candidato sindaco nel capoluogo piemontese per una lista civica. Un avvocato, Maurizio Giordano, ha infine sostenuto che il green pass “è contro la normativa europea”.