L’Unione europea fa causa ad AstraZeneca, citata in giudizio per i ritardi e i tagli nelle consegne del vaccino anti COVID-19. La Commissione europea, infatti, “ha avviato venerdì scorso un’azione legale nei confronti di AstraZeneca, sulla base della violazione dell’accordo di acquisto anticipato“. Ne dà notizia durante il briefing con la stampa a Bruxelles il portavoce per la Salute, Stefan de Keersmaecker, come rilanciato da Adnkronos. L’iniziativa è stata presa anche per conto dei 27 Stati membri dell’Unione.
I motivi dell’azione legale della Commissione europea
I motivi dell’azione legale nei confronti di AstraZeneca sono stati illustrati chiaramente da Stefan de Keersmaecker: “I termini del contratto non sono stati rispettati e la compagnia non si è messa nelle condizioni di presentare una strategia affidabile che assicuri la consegna puntuale delle dosi“.
La Commissione europea aggiunge poi l’obiettivo che si prefigge la causa nei confronti di AstraZeneca: “Per noi la cosa più importante è assicurarci che ci sia una consegna rapida di un numero sufficiente di dosi. I cittadini europei ne hanno diritto, e tali dosi sono state promesse sulla base del contratto. La Commissione ha avviato questa azione legale per conto proprio e per conto dei 27 Stati membri, che sono pienamente allineati nel sostegno a questa procedura“.
La replica di AstraZeneca: “Previsioni rispettate”
Quasi subito è arrivata la replica del gruppo farmaceutico anglo-svedese. “AstraZeneca si rammarica della decisione della Commissione europea di intraprendere un’azione legale per la fornitura di vaccini contro il COVID-19“, si legge in un comunicato della compagnia. In base ai contratti, l’azienda ha assunto l’impegno di consegnare 180 milioni di dosi all’Ue nel secondo trimestre del 2021. Il totale, nel periodo dicembre-giugno, ammonta a 300 milioni. Al momento, tuttavia, la consegna garantita non supera un terzo del totale.
“Siamo reduci da un anno senza precedenti a livello di scoperte scientifiche, trattative molto complesse e sfide di produzione – aggiunge la compagnia farmaceutica nella nota –. La nostra azienda sta per fornire quasi 50 milioni di dosi ai Paesi europei entro la fine di aprile, in linea con le nostre previsioni. AstraZeneca ha rispettato pienamente l’accordo di acquisto con la Commissione europea e si difenderà fermamente in tribunale. Riteniamo che qualsiasi controversia sia priva di merito e accogliamo con favore questa opportunità per risolvere questa controversia il prima possibile“.