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In occasione del 2 giugno, l’Italia celebra la Festa della Repubblica. A Roma, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha deposto una corona d’alloro all’Altare della Patria, indossando rigorosamente la mascherina. Al termine della cerimonia, Mattarella e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, hanno lasciato in auto Piazza Venezia. A causa delle restrizioni per la pandemia di coronavirus, invece, la parata militare ai Fori Imperiali, non avrà luogo.
2 giugno: l’alzabandiera in Piazza Duomo a Milano
Anche la città di Milano ha celebrato la Festa della Repubblica in questo 2 giugno con la tradizionale cerimonia dell’alzabandiera in Piazza del Duomo. Per l’occasione erano presenti il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, il viceministro dell’Interno, Matteo Mauri, e il prefetto di Milano, Renato Saccone. Quest’ultimo ha parlato a margine della cerimonia: “La democrazia repubblicana si alimenta della pluralità delle differenze e non delle divisioni“, le sue parole.
“Credo che questo sia il senso del richiamo all’unità morale del Paese, che non è omologazione. E’ la ricchezza della pluralità delle differenze in democrazia. Deve trovare espressione in un diritto, che è scolpito nella Costituzione dopo il buio del Ventennio fascista: il diritto dell’unione. Le manifestazioni sono autorizzate direttamente dalla Costituzione, le autorità di pubblica sicurezza possono, in casi estremi, vietarle e devono vigilare. Ma in particolari momenti di tensioni è l’arma migliore di una democrazia matura consentire a tutti di esprimere pubblicamente il proprio dissenso“, ha aggiunto.
Sala legge i primi tre articoli della Costituzione
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Il sindaco Giuseppe Sala, invece, ha letto i primi tre articoli della Costituzione italiana. “Il 2 giugno 1946, insieme con la scelta sulla forma dello Stato, i cittadini italiani elessero anche i componenti dell’Assemblea costituente che doveva redigere la nuova Carta Costituzionale“, le sue parole
“Articolo 1. L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione“.
“Articolo 2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale“.
“Articolo 3. “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese“.
La manifestazione del centrodestra a Milano
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Così come a Roma, anche a Milano si è tenuta una manifestazione del centrodestra in occasione della Festa della Repubblica. Un 2 giugno nel segno del tricolore. Accuse al governo Conte e al sindaco Sala. Presenti anche l’assessore Giulio Gallera, Mariastella Gelmini e Daniela Santanchè. Assente, invece, il governatore della Lombardia, Attilio Fontana.
Corteo di manifestanti bloccati dalla polizia in Piazza del Duomo
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Sempre a Milano, in occasione della celebrazione del 2 giugno, un gruppo di giovani manifestanti è stato bloccato dalla polizia in tenuta antisommossa all’ingresso di Piazza del Duomo. Intonati cori ed esposti cartelli e striscioni contro il governatore della Lombardia, Attilio Fontana in merito alla gestione dell’emergenza coronavirus.