C’è un nuovo stop per l’ordine esecutivo con cui Donald Trump ha disposto il blocco di TikTok negli Usa. Un giudice del tribunale federale del Distretto di Columbia ha infatti temporaneamente sospeso il provvedimento, che sarebbe entrato in vigore oggi, accogliendo la richiesta degli avvocati dell’azienda di proprietà della cinese ByteDance. L’amministrazione Trump ha assicurato che rispetterà l’ordinanza del tribunale emessa dal giudice Carl J. Nichols, ma ha annunciato che farà ricorso. “Il governo si atterrà all’ordinanza del tribunale e ha preso provvedimenti immediati in tal senso, ma intende difendere con forza l’ordine esecutivo” con cui è stato disposto il divieto. Questo si legge in una nota in cui si assicura che il segretario al Commercio, Wilbur Ross, continuerà a lavorare affinché sia attuata la decisione del presidente.
Del resto, risale al 18 settembre scorso l’annuncio della Casa Bianca di vietare TikTok e We chat per “combattere la maligna raccolta di dati personali degli americani da parte della Cina, promuovendo allo stesso tempo i nostri valori e le norme della democrazia”, come dichiarò su indicazione del presidente il segretario Bruss. I legali di TikTok, la app di condivisione di video nel mirino delle preoccupazioni dell’amministrazione Usa per presunti rischi alla sicurezza dei dati, esprimono soddisfazione per la sentenza, dal momento che i download e gli aggiornamenti del social potranno continuare almeno fino a un nuovo pronunciamento dei giudici.
La soddisfazione gli avvocati di TikTok
“Siamo felici che la Corte si sia detta d’accordo con i nostri argomenti legali”, hanno commentato i legali, promettendo di continuare a difendere i propri interessi e quelli degli utenti, e assicurando che continuerà il dialogo con l’amministrazione Usa “per trasformare la nostra proposta, a cui il presidente ha dato la sua approvazione preliminare lo scorso fine settimana, in un accordo”. Il riferimento è alla trattativa in corso tra ByteDance, Oracle e Walmart, attraverso la quale TikTok spera di risolvere i problemi sollevati dalla Casa Bianca ed evitare il bando.
In realtà non è la prima vittoria ottenuta da TikTok: l’ordine esecutivo di Trump era già stato fatto slittare una settimana fa proprio alla luce dell’ipotesi di accordo con le due aziende americane. La giudice Laurel Beeler a San Francisco, invece, pochi giorni fa ha sospeso l’applicazione del divieto per WeChat. “Le azioni contro TikTok e WeChat sono volte a indebolire il ruolo della Cina nell’economia digitale globale in generale, principalmente per ragioni geopolitiche”, ha spiegato alla Xinhua Jeffrey Sachs, professore di economia alla Columbia University e consigliere senior delle Nazioni Unite.