Si è da poco conclusa l’edizione numero 11 del WMF, We Make Future, e tra i grandi protagonisti della Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione Tecnologica e Digitale c’è stato, senza dubbio, anche l’Istituto Italiano di Project Management (ISIPM). Di fronte a una delle platee più rilevanti in ambito tecnologico, l’Istituto ha contribuito, con la propria partecipazione, a sviscerare temi di sempre più stretta attualità quali, per esempio, la Ricerca, la Diffusione e la Certificazione del Project Management a supporto di aspetti come lo sviluppo e l’integrazione di nuove tecnologie, o l’applicazione di processi innovativi e sostenibili tanto dal punto di vista ambientale quanto sociale ed economico.
Le numerose iniziative promosse dall’ISIPM
Il contributo dell’ISIPM a questi temi è stato molteplice, a partire dalla presenza nell’Area Espositiva con uno Stand presso il quale i partecipanti hanno potuto conoscere o approfondire tutte le attività di ricerca e divulgazione che svolge l’Istituto, oltre che applicare praticamente le tecniche e gli strumenti tipici del Project Management grazie anche alla presenza degli studenti del gruppo ISIPM Young (che si occupa del percorso per L’alternanza Scuola Lavoro di ISIPM).
Di rilievo, inoltre, l’intervista che il Presidente dell’ISIPM, Graziano Trasarti, ha rilasciato sul Mainstage davanti a una platea di oltre 3mila persone. Una possibilità unica di poter condividere, con i moltissimi giovani presenti, il valore di ciò che l’Istituto fa quotidianamente e le tante opportunità e obiettivi raggiungibili anche grazie a un aggiornamento costante, oltre che l’ottenimento delle certificazioni di Project Management, motivando i presenti a formarsi per diventare quei Project Manager che il mercato del lavoro oggi richiede.
La Mission dell’ISIPM
Una presenza, quella dell’Istituto Italiano di Project Management, che ha messo in luce tre elementi principali che rappresentano la mission di questa associazione che sta vedendo ogni anno crescere il numero dei suoi soci:
- La Ricerca di nuovi campi applicativi del Project Management che permetta il progresso culturale, scientifico e sociale oltre alla competitività sui mercati;
- La Diffusione del Project Management che tenga conto della cultura della sostenibilità, al fine di rendere i progetti coerenti con i bisogni futuri oltre che con quelli attuali, e di un approccio olistico che bilanci aspetti umani, ambientali ed economici;
- La Certificazione delle conoscenze del Project Management come grande occasione per colmare lo skill gap tra la Persona e le Aziende attraverso un apprendimento costante che faccia emergere nuove capacità organizzative e nuove attitudini personali.
Quagliarini: “IA al servizio del Project Manager, non la temiamo”
Al WMF ha partecipato anche Alessandro Quagliarini, membro del consiglio direttivo e responsabile di ISIPM Young: “ISIPM Young è l’anima proiettata nel futuro dell’Istituto con una serie di iniziative legate ai giovani, anche professionisti. In questo momento si fa un grande parlare dell’Intelligenza Artificiale ma noi di ISIPM siamo convinti che questa possa rappresentare uno strumento utilissimo per il Project Management e non temiamo certo che possa verificarsi una sorta di sostituzione”, le sue parole.
Infine, a proposito della sostenibilità: “Quello della sostenibilità è un tema molto importante. Stiamo ripensando a tutti gli approcci e processi includendo una visione orientata alla sostenibilità: tra questi c’è l’Innovation Project Manager, ovvero l’applicazione del Project Management calato in processi di innovazione, che siano però sostenibili”, ha concluso.