Anche chi usa Facebook da anni potrebbe ignorare l’esistenza di un programma di sicurezza chiamato Facebook Protect, creato per proteggere gli account più in vista e a rischio di tentativi di compromissione. Per rendere più sicuri i profili e le pagine, lo strumento mette a disposizione il monitoraggio contro minacce potenziali di hacking e altre misure di difesa, tra cui l’autenticazione a due fattori.
Come attivare Facebook Protect
Non tutti gli account sono ritenuti idonei per Facebook Protect, tuttavia chiunque può provare ad attivarlo seguendo pochi semplici passaggi. Innanzitutto bisogna cliccare sulla propria immagine profilo (presente in alto a destra), scegliere “Impostazioni e privacy” > Impostazioni > “Protezione e accesso”. Da qui bisogna andare sotto alla voce “Facebook Protect” e selezionare “inizia”. Sia nella schermata di benvenuto che in quella dedicata ai vantaggi del servizio si deve cliccare su “avanti”. A questo punto Facebook esegue una scansione dell’account per individuare eventuali potenziali vulnerabilità e problemi da risolvere una volta attivato il programma. Cliccando su “risolvi subito” e seguendo le istruzioni a schermo è possibile completare l’attivazione.
Cosa succede se il programma non viene abilitato?
Nel caso degli account esposti a rischi maggiori, Meta impone di attivare Facebook Protect entro una data limite per ottenere un’esperienza più sicura. Ma cosa succede agli utenti che rifiutano di farlo o, banalmente, se ne dimenticano? È semplice: il loro account viene bloccato finché non rimediano all’errore, seguendo le istruzioni fornite dal social. Lo scorso marzo, quando Meta aveva iniziato a testare Facebook Protect, vari utenti avevano guardato con sospetto all’email che li invitava ad attivare il programma di sicurezza, perché era fin troppo simile a un tentativo di phishing. Di conseguenza, alcuni di loro l’avevano ignorata, ritrovandosi l’account bloccato di punto in bianco. In quel caso la procedura di sblocco fornita dal social si era rivelata quantomeno farraginosa. Per evitare ogni rischio, è meglio attivare Facebook Protect appena Meta chiede di farlo.