Anche l’uomo più ricco al mondo, Elon Musk, scende in campo a fianco dell’Ucraina nella guerra contro la Russia di Vladimir Putin. Il patron di SpaceX e Tesla ha infatti messo a disposizione di Kiev il servizio satellitare della sua Starlink per garantire al Paese sotto attacco l’accesso al suo “super Internet”.
Ucraina, l’appello di Mykhailo Fedorov
A chiedere il suo intervento è stato il vice primo ministro ucraino con delaga alla Trasformazione digitale, Mykhailo Fedorov, con un appello su Twitter. “Elon Musk, mentre cerchi di colonizzare Marte, la Russia cerca di occupare l’Ucraina!”, ha scritto.
E ancora: “Mentre i tuoi razzi rientrano con successo dallo spazio, i razzi russi attaccano la popolazione civile ucraina! Ti chiediamo di mettere a disposizione dell’Ucraina le stazioni Starlink e di arrivare ai russi sani di mente affinché prendano posizione”.
Starlink service is now active in Ukraine. More terminals en route.
— Elon Musk (@elonmusk) February 26, 2022
La risposta di Elon Musk
Non si è fatta attendere la risposta del filantropo di origini sudafricane, che non ha ignorato la richiesta e si è subito attivato per fornire assistenza a Kiev. “Il servizio Starlink è ora attivo in Ucraina – ha replicato –. Altri terminal sono in arrivo”.
In questo modo i cittadini ucraini avranno accesso a una connessione satellitare più stabile e veloce. In questo modo, dunque, l’esercito russo non riuscirà a isolare la popolazione locale, nemmeno distruggendo le reti infrastrutturali e i data center sul territorio.
La Starlink di Elon Musk gestisce una costellazione di oltre 2mila satelliti che forniscono a livello globale l’accesso al web indipendentemente dalle connessioni terrestri. Nei giorni scorsi, alla missione di SpaceX si sono aggiunti 50 nuovi satelliti, mentre altri sono in via di dispiegamento.
La guerra digitale contro la Russia
Nel frattempo, Fedorov ha annunciato che l’Ucraina sta creando un “esercito informatico” per “continuare la lotta sul cyber-fronte”. Su Twitter, Fedorov ha diffuso il link di un canale Telegram dove si incoraggiano gli hacker ad attaccare aziende e società russe, inclusi i colossi Gazprom e Sberbank.
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