Il proprietario della piattaforma Twitter, Elon Musk, ha annunciato con una serie di tweet che l’azienda inizierà ad eliminare gli account inattivi. Tutti quei profili che non interagiscono da anni in alcun modo saranno cancellati dalla memoria di Twitter. La piattaforma, infatti, consiglia a chi volesse tenere il proprio account, di accedere almeno una volta al mese per non perderlo in modo permanente. Finora l’azienda non aveva ancora avviato un’azione effettiva di rimozione di massa.
La decisione e le critiche
Elon Musk ha avvisato che queste rimozioni potrebbero portare molti utenti alla perdita di un cospicuo numero di follower. Soprattutto, questo è possibile per coloro che hanno guadagnato la maggior parte dei propri follower nei primi anni di popolarità del social network. Ma la decisione di Musk ha anche un altro scopo: dovrebbe aiutare anche a liberare un bel numero di nomi utente che sono impegnati correntemente da account inattivi.
Questa richiesta è stata più volte fatta dagli stessi utenti, nel corso degli ultimi anni. Dopo aver comprato Twitter lo scorso ottobre per 44 miliardi di dollari, Elon Musk ha affermato di voler fare qualcosa al riguardo. A dicembre aveva annunciato che il social avrebbe cominciato a breve a liberare i nomi di circa 1,5 miliardi di account. Pochi mesi fa aveva pensato anche di vendere i più ambiti nomi utente all’asta per ottenere entrate aggiuntive.
Le critiche
Tuttavia, la decisione dell’azienda di cancellare gli account inattivi non è stata gradita a tutti. Da molti, infatti, è stata criticata. Innanzitutto perché la decisione non riguarda solo i profili delle celebrità e account di persone famose che sono decedute negli ultimi anni, dei quali si andrebbe a perdere la memoria digitale. Verrebbero eliminati da Twitter anche molti di quei profili che hanno contribuito alla storia della cultura del social media, ma che poi hanno smesso di usare la piattaforma.
Inoltre, ancora i criteri per la rimozione degli account non sono chiari. Ad esempio, l’ex presidente statunitense Donald Trump non twitta da gennaio 2021 e non ha condotto nessuna attività pubblica sul suo account (preferendo utilizzare Truth Social) da quando Musk ha ordinato il ripristino del suo account insieme ad altri precedentemente banditi dal sito dei social media.
Da quando ha comprato l’azienda, Musk ha apportato alcune modifiche: ha ridotto drasticamente il personale dell’azienda, rimosso il precedente sistema di verifica di Twitter sostituendolo con un servizio di abbonamento a pagamento e rimosso badge di verifica legacy da migliaia di account, molti dei quali hanno rifiutato di iscriversi al servizio Twitter Blue a pagamento.