Uno dei problemi principali della Fase 2 è quello di limitare i contatti ravvicinati all’interno di luoghi pubblici solitamente molto frequentati come bar e ristoranti. La diminuzione della capienza e le distanze obbligatorie possono certamente aiutare, ma in Corea del Sud c’è chi è andato oltre: in un bar di Daejeon, infatti, il barista è… un robot.
Un robot capace di spostarsi fra i tavoli e fare il caffè
Il sistema, creato dall’azienda coreana Vision Semicon, è dotato di un braccio robotico capace di fare sessanta tipi di caffè e un sistema di movimento che gli consente di calcolare il percorso più adatto per spostarsi fra i tavoli senza difficoltà e servire i clienti. Il robot, inoltre, è in grado di scambiare dati con altri dispositivi elettronici.
Secondo quanto dichiarato all’agenzia Reuters da Lee Dong-bae, direttore della ricerca al Vision Semicon, l’azienda punta ad attivare altri trenta robot baristi in altrettanti locali entro la fine del 2020. “Il nostro sistema non ha bisogno di input esterni – ha affermato Lee –, è in grado di gestire autonomamante ordine e consegna. I tavoli sono sistemati in modo tale da consentirgli movimenti agili, nel rispetto delle regole sul distanziamento sociale“.
Il robot barista toglierà il lavoro all’uomo?
Il progetto dell’azienda di smart-technology si sposa con la volontà da parte del governo sudcoreano di mantenere nella vita di tutti i giorni il distanziamento sociale, per evitare un ritorno alla situazione d’emergenza che aveva visto, su tutto il territorio nazionale, più di 11mila contagi e 267 decessi a causa del coronavirus.
L’unico essere umano che lavora nel bar è un pasticcere che si occupa anche della pulizia del locale. Questo, però, crea una preoccupazione: “I robot sono divertenti, questo è facile da usare – ha dichiarato a Reuters Lee Chae-mi, studente 23enne cliente del bar -. Sono però un po’ preoccupato per il mercato del lavoro: molti dei miei amici lavorano part-time in un bar, questi robot potrebbero sostituirli”.