La quarantena per Coronavirus fa decollare il mercato dei videogiochi. Nel mese di marzo, infatti, la spesa mondiale è aumentata dell’11% su base annua, raggiungendo la cifra record di 10 miliardi di dollari. Lo rendono noto gli analisti di SuperData, società Nielsen specializzata in videogame. Con il mondo quasi intero in lockdown e con le persone costrette a casa, ad aumentare sono soprattutto i segmenti dei videogiochi per computer e console, soprattutto in Europa e Nord America. La spesa globale in titoli per console da gioco ha raggiunto gli 1,5 miliardi di dollari a marzo; il 64% in più rispetto agli 883 milioni di febbraio. Il re dei titoli è “Animal Crossing: New Horizons”, che con 5 milioni di copie acquistate in un solo mese diventa il gioco per console più venduto di sempre.
Su fronte Pc, la spesa è cresciuta del 56% mese su mese, da 363 a 567 milioni. Continua a godere di buona salute anche il segmento dei videogame per smartphone, che lo scorso mese ha registrato ricavi per 5,7 miliardi; il 15% in più del marzo 2019. Tra i titoli si segnala l’incremento di “Pokemon Go”, che ha generato entrate per 111 milioni (+18% mese su mese) dopo che l’editore Niantic ha apportato modifiche al gioco per renderlo più facile da giocare senza doversi muovere fisicamente.
La rivincita del digitale nel mercato dei videogiochi durante l’emergenza Coronavirus
Da quando siamo entrati in emergenza Coronavirus, sono molteplici gli studi sulle conseguenze di questo duro colpo all’economia. A differenza di altri settori, però, il mercato videoludico, in forte crescita da ormai decenni, si è quindi rafforzato, in controtendenza rispetto ad altri comparti economici. In questo momento di quarantena, dove non è più possibile recarsi negli store fisici per acquistare console o copie fisiche di giochi, il mercato digitale ha visto un aumento delle vendite a tre cifre, con risultati impressionanti.
Per esempio in Francia, che è entrata in lockdown il 17 marzo, i download digitali sono aumentati di più del 180% durante la prima settimana di chiusura totale. La Spagna, entrata in lockdown il 14 marzo, nella settimana che va dal 9 al 15 marzo, ha visto salire le sue vendite digitali del 142,8%; maggiori del 23,3% nella settimana successiva.