Un numero crescente di abitanti di El Salvador ha sperimentato il bitcoin da quando il Paese è diventato il primo ad adottarlo come moneta a corso legale il mese scorso. L’adozione della nuova valuta aveva suscitato un’ondata di proteste in tutta la nazione, dovuta anche ai problemi con l’app Chivo.
Per favorire l’adozione della criptovaluta, infatti, il governo aveva messo a disposizione dei cittadini Chivo, un’app che, se scaricata, permetteva di ottenere bitcoin per un valore di 30 dollari. A distanza di un mese, l’app continua a soffrire di problemi tecnici. Inoltre il prolungarsi della situazione ha fatto sì che solo una parte delle attività della nazione centroamericana ha ricevuto un pagamento bitcoin.
Decine di cittadini hanno riscontrato problemi con Chivo e pochi lo usano nella quotidianità, sottolinea Reuters. Altri ancora hanno anche segnalato irregolarità nelle transazioni e tentativi di furto d’identità. Il presidente Nayib Bukele ha incolpato l’elevata domanda per i problemi che i cittadini hanno dovuto affrontare.
Tuttavia lo stesso capo dello Stato, tra i più favorevoli all’adozione della criptovalute, ha affermato che tre milioni di persone hanno scaricato Chivo. Un dato positivo, che abbraccia circa la metà della popolazione, 500mila in più rispetto a quanto inizialmente previsto.
A un mese dal lancio, il 12% dei consumatori ha utilizzato la criptovaluta, secondo quanto riportato dalla Fondazione salvadoregna per lo sviluppo economico e sociale. Ma la Fondazione stessa, che ha intervistato 233 aziende in diversi settori, ha scoperto che l’uso complessivo era ancora basso. Ben il 93% delle aziende ad oggi non ha ancora segnalato pagamenti in bitcoin.
“Non siamo ancora sicuri di quali benefici si aspettasse il governo“, ha affermato Leonor Selva dell’Associazione nazionale delle imprese private, uno dei numerosi gruppi di imprese che rimane scettico sul lancio.
L’amministrazione Bukele spera che 2,5 milioni di salvadoregni che vivono negli Stati Uniti alla fine inviino rimesse attraverso Chivo. Finora 30 sportelli di prelievo e versamento (ATM) bitcoin per inviare rimesse sono stati installati ad Atlanta, Chicago, Houston e Los Angeles e Bukele afferma che ogni giorno vengono inviati circa 2 milioni di dollari tramite Chivo. Tuttavia, la maggior parte delle rimesse annuali di 6 miliardi di dollari di El Salvador – circa un quarto del prodotto interno lordo della nazione – arriva ancora tramite trasferimenti di denaro, con molti diffidenti nei confronti della volatilità della criptovaluta.
Il mese scorso, El Salvador ha acquistato 700 bitcoin. Allora il bitcoin valeva 54 dollari. I prezzi inizialmente sono scesi bruscamente, fino ad arrivare a un minimo di 42 dollari verso la fine di settembre. Tuttavia hanno iniziato una rapida risalita, guadagnando oltre il 2,7% nell’ultimo giorno, fino a raggiungere circa 54 dollari per moneta (48 euro).
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