A febbraio, Apple ha sospeso il proprio servizio di pagamento Apple Pay in Russia. Questa mossa, che fa parte delle sanzioni prese contro Mosca per aver invaso l’Ucraina, ha portato a una class action nei confronti del colosso di Cupertino, reo di aver danneggiato gli utenti russi. Tutti i cittadini che hanno subito le conseguenze della sospensione di Apple Pay sono stati invitati a unirsi alla causa legale.
La class action contro Apple
Come spiegato da RepublicWorld, la class action è stata organizzata dagli avvocati dell’agenzia legale Chernyshov, Lukoyanov and Partners. Secondo i legali, i diritti dei consumatori russi sono stati violati a causa della (momentanea) chiusura “ingiustificata” e “unilaterale” di Apple Pay. Gli avvocati sostengono che ci siano gli estremi per parlare di “danni morali intenzionali”. Pertanto, Apple dovrebbe fornire una qualche forma di compensazione a chi ha subito le conseguenze della sua decisione. Lo studio legale ha invitato tutti i cittadini che sono stati danneggiati dalla sospensione di Apple Play a unirsi alla class action.
Il sito 9to5Mac ritiene che difficilmente la causa legale avrà successo. Dopotutto, la sospensione di Apple Pay è una conseguenza diretta delle sanzioni che gli Stati Uniti hanno imposto alle banche russe. Il gigante di Cupertino non avrebbe in alcun modo potuto continuare a fornire legalmente il proprio servizio ai cittadini russi. In una situazione simile, la compagnia può fare ben poco per risolvere la situazione.
Oltre ad aver sospeso il servizio Apple Pay, la società fondata da Steve Jobs ha anche bloccato tutte le vendite online in Russia sul suo store e ha smesso di rifornire di nuovi prodotti i rivenditori presenti nel Paese. Nonostante le sanzioni economiche, alcuni utenti avevano scoperto di poter continuare a utilizzare Apple Pay pagando con le carte del circuito Mir, ma qualche settimana fa anche questa “scappatoia” è stata colmata.