Ricordate la polemica sui microfoni ‘always on’ (banalmente, sempre in funzione) degli smartphone, con annessi timori di essere “spiati” anche durante semplici conversazioni tra amici al bar? La questione sembra essersi allargata negli ultimi giorni anche alle fotocamere della prossima generazione di smartphone. Il tutto dopo l’annuncio di Qualcomm dell’introduzione della fotocamera ‘always-on’ per i dispositivi con sistema operativo Android.
Vediamo dunque nel dettaglio dove nasce la polemica e quali sono i rischi reali. Ma anche qual è l’opinione degli utenti.
Qualcomm: “Fotocamera ‘always-on’ sui nuovi telefoni Android”
Nei giorni scorsi Qualcomm, azienda produttrice di microprocessori, ha svelato la sua nuova CPU chiamata Snapdragon 8 Gen 1. Quest’ultima, dettaglio non da poco, sarà il cuore dei principali dispositivi Android in uscita nel 2022. Nel corso della presentazione, andata in onda in diretta su YouTube, l’azienda ha rivelato una nuova funzionalità che permetterà, senza consumi extra a livello di batteria, di mantenere accesa la fotocamera frontale per capire chi, in ogni momento, sta guardando il telefono.
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L’idea di un dispositivo che osserva l’utente in ogni momento, però, fa storcere il naso ai più, in un’epoca in cui la preoccupazione per la privacy è sempre più forte e molti utenti sono convinti di essere spiati via microfono (in questo articolo abbiamo spiegato che non è esattamente così, anche se c’è un fondo di verità).
La risposta di Qualcomm ai timori: “Funzionalità creata per proteggere la privacy”
E suona forse un po’ ironico che Qualcomm abbia presentato la novità come importante proprio dal punto di vista della privacy. Durante il Tech Summit dell’azienda, uno dei vicepresidenti di Qualcomm, Judd Heape, ha dichiarato: “La fotocamera ‘always-on’ garantisce un vantaggio non da poco: quello per il quale la fotocamera stessa cerca, in maniera sicura, il volto dell’utente anche se quest’ultimo non prende il telefono in mano”.
Come funziona la nuova tecnologia e perché non convince gli utenti
In pratica, il telefono si sbloccherebbe solo individuando il volto dell’utente, nascondendo le notifiche agli occhi indiscreti e impedendo ad altre persone di sbloccarlo. “Il dispositivo cerca solo il volto dell’utente, se c’è o non c’è – ha detto Heape in una successiva intervista al Washington Post –. Non scatta fotografie, non gira video senza il comando dell’utente stesso”.
Eppure, anche fra gli utenti che hanno commentato la novità sui forum (come Reddit, dove le nuove funzionalità dei dispositivi mobili sono sempre tema di grande dibattito), si continua a preferire soluzioni classiche. Tra queste lo stesso riconoscimento facciale (quello a comando), l’utilizzo dell’impronta digitale o addirittura la vecchia password di sblocco.
“Non è bella l’idea di una fotocamera sempre attiva, per niente – dice un utente Android su Reddit -. Tutte le ragioni, le spiegazioni non mi convinceranno mai perché si tratta di una funzionalità che non mi fa sentire al sicuro a livello di privacy”.