La Sezione lavoro del Tribunale di Milano ha condannato la società calcistica del Milan a un risarcimento di 5,37 milioni di euro nei confronti dell’ex Chief football officer rossonero, Zvonimir Boban. Lo riferisce ‘La Gazzetta dello Sport’. Il club ha replicato alla notizia, difendendo la “legittimità delle azioni intraprese” dall’amministratore delegato Ivan Gazidis e dalla società stessa all’inizio di marzo. Annunciato, in tal senso, un controricorso.
Zvonimir Boban, dal licenziamento al ricorso
Proprio i contenuti di un’intervista alla ‘Rosea’, rilasciata a fine febbraio dal dirigente croato, avevano portato all’allontanamento “per giusta causa” da parte del club. Boban, in particolare, aveva duramente criticato l’amministratore delegato rossonero, Ivan Gazidis, sostenendo che il dirigente sudafricano non lo avesse coinvolto nelle decisioni relative al nuovo allenatore (all’epoca la società sembrava propendere per l’allontanamento a fine stagione di Stefano Pioli a favore di Ralf Rangnick, eventualità poi non verificatasi per altri motivi).
Per Gazidis le parole di Boban avevano “screditato la società”, tanto da portare il Milan a licenziare l’ex campione “per giusta causa”. Boban, però, aveva fatto ricorso al Tribunale meneghino. Quest’ultimo ha emesso nella giornata di mercoledì 30 dicembre la sua sentenza. Le motivazioni dietro la decisione dei giudici milanesi saranno pubblicate, secondo il consueto iter giuridico, fra circa due settimane.
La replica del Milan: “Decisione società corretta e legittima”
Il club di via Aldo Rossi, attraverso una nota ufficiale diffusa dopo l’annuncio della sentenza, ha preferito evitare commenti diretti sulla decisione dei giudici. Al tempo stesso, però, non ha fatto passi indietro rispetto a quanto deciso a inizio marzo.
“In merito al recente dispositivo di sentenza del Giudice del Lavoro di Milano che ha parzialmente accolto il ricorso di Zvonimir Boban, AC Milan attende le motivazioni prima di esprimere valutazioni di merito, ma conferma la ferma volontà di ricorrere in appello per tutelare la Società, ribadendo la totale correttezza e legittimità delle proprie decisioni e azioni intraprese” si legge nel comunicato del club.