Sui colli “mangia e bevi” affrontati ieri dal Tour de France prima dell’arrivo a Serran è sbocciato un fiore. Qualche petalo avevamo già iniziato a vederlo nella prima settimana di corsa, ma ieri è arrivata la piena fioritura. Marc Hirschi (voto 22, come i suoi anni), iridato under 23 a Innsbruck due anni fa, farà parlare di sé nel prossimo decennio abbondante: in tempi recenti, raramente il ciclismo ha visto un giovane muoversi con una simile miscellanea di foga agonistica e acume tattico.
Questo virgulto bernese, concittadino di quel Fabian Cancellara che per anni ha predicato classe cristallina nelle maggiori corse World Tour (e a cui dice di ispirarsi), entra di diritto nella pattuglia di uomini da tener d’occhio tra 17 giorni al mondiale di Imola. In salita pare avere il 4×4, tiene sulla distanza, si muove da veterano: cliente pericolosissimo per i grandi favoriti Van Aert, Van der Poel e compagnia bella.
Tour de France, omaggio a Raymond Poulidor
Nella giornata “omaggio” per Pu Pou, al secolo Raymond Poulidor, personaggio tra i più amati di tutto lo sport francese scomparso un anno fa, lo spettacolo non è mancato. E proprio un francese, l’immarcescibile Pierre Rolland (voto 9), è stato l’ultimo ad arrendersi al rampante svizzero. Ad Erviti e Asgreen (voto 8 a tutti e due), va invece il merito di aver dato sapore a una frazione che il gruppo ha voluto controllare tanto, forse troppo, tanto da rischiare di renderla insipida. Jumbo-Visma e Ineos (voto 8), non lasciano nulla al caso: tra i big di classifica nessuno vuol correre il minimo rischio.
Oggi tornano in scena proprio i pretendenti alla gialla finale: tappa scorbutica con ben 7 Gpm e traguardo a Puy Mary Pas de Peyrol dopo una salita non lunga (5,9 km) ma ripidina, con ampi tratti all’11%. Conteranno tanto le squadre, e qualcuno proverà a recuperare un po’ di terreno. Occhio quindi a Miguel Angel Lopez (voto 5,5 sin qui al suo Tour de France), ma anche al duo francese assai meglio piazzato Martin-Bardet (fin merita un 8 il primo, un 6,5 il secondo). Chi va in crisi oggi rischia stasera di salutare il podio con un fazzoletto bianco.
Il punto sulla Tirreno-Adriatico
Infine un flash sulla Tirreno-Adriatico. Ieri tappa con pioggia e salite vere: sull’arrivo di Cascia a trionfare è stato Lucas Hamilton (voto 9) davanti a un mai domo Fausto Masnada (voto 8). Il ventiseienne bergamasco è stato l’unico spiraglio di luce di questi giorni per il Ct Cassani in ottica mondiale: tanto al Tour de France quanto alla corsa dei due mari, tra ampie dosi di iella e chi va con le ridotte, gli atleti nostrani annaspano. Lo stesso Nibali (voto 5,5: non era previsto che facesse faville) sembra ancora in alto mare nella ricerca del colpo di pedale adeguato. A Imola, sull’asfalto di casa, ci presenteremo rattoppati e da outsider: questo è purtroppo già un dato di fatto.