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Lo slittamento dell’inizio del campionato di calcio di Serie A 2020/21, per ora previsto il 12 settembre, “è un’ipotesi che esiste, se di una o due settimane questo non lo so”. Ad affermarlo è Paolo Dal Pino, presidente della Lega Serie A, che fa indirettamente eco alle parole del patron del Napoli Aurelio De Laurentiis a margine dell’assemblea di giovedì. Una riunione in cui non si è parlato solo della questione legata ai diritti televisivi. All’ordine del giorno, infatti, c’era anche il piano per far tornare il pubblico sugli spalti degli stadi italiani e la gestione delle date della prossima stagione. Il 2020/21 sarà inevitabilmente influenzato dal lungo stop vissuto fra marzo e giugno per l’emergenza coronavirus.
“La data verrà definita esattamente in una riunione lunedì prossimo, alla viglia del Consiglio della Federcalcio – ha dichiarato il numero uno di Lega Serie A -. In teoria è il 12 settembre ma stiamo cercando di vedere come possiamo recuperare più tempo perché il calendario è molto stretto. Speriamo di guadagnare un po’ più tempo per far riposare le squadre”.
Dal Pino: “Fa riflettere la premiazione del campionato di Serie A senza un tifoso”
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Sul tema della riapertura degli stadi, Dal Pino non ha poi risparmiato una nota polemica indirizzata al mondo della politica. “La sicurezza viene prima di tutto – ha detto –, però confesso che ho difficoltà a pensare ad alcune discoteche o luoghi all’aperto con la musica e migliaia di persone. Poi, alla premiazione del campionato sabato a Torino, non potevano esserci tifosi. Alcune riflessioni vanno fatte”.
“C’è un dossier molto corposo, redatto insieme ai migliori consulenti in questo settore, per indicare una via che porti al ritorno del pubblico negli stadi – ha aggiunto Dal Pino -. Vedo molta cautela ed è giusto, ma quando definisci i progetti con livelli di garanzie e di sicurezza molto alti, credo sia opportuno valutarli”.