[scJWP IdVideo=”3xuVn5f8-Waf8YzTy”]
Si è tenuta oggi, lunedì 7 marzo, in Campidoglio la camera ardente per il capitano della Lazio campione d’Italia della stagione 1973/1974, Pino Wilson. L’ex calciatore è scomparso ieri all’età di 76 anni. Ad accogliere la salma c’era il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, mentre alcune decine di tifosi hanno reso omaggio alla bandiera biancoceleste. Lo storico team manager della Lazio, Maurizio Manzini, ha detto ai cronisti: “È stato un uomo vero, nato per essere leader. Era un punto di riferimento, quello che più ricordo era la sua enorme disponibilità”.
Tare: “Ha sempre lottato per la maglia della Lazio”
[scJWP IdVideo=”8mOrY83A-Waf8YzTy”]
Presente anche il direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, che ha commentato: “È stato molto difficile salutare un pezzo grosso della storia di questo club, il capitano del primo scudetto della Lazio. Siamo molto vicini alla famiglia. Grande onore a un uomo che ha sempre lottato per questa maglia e che è stato sempre presente”.
La carriera di Pino Wilson, da Napoli allo scudetto
Nato a Darlington, in Inghilterra, il 27 ottobre 1945, Wilson si trasferì da bambino a Napoli, città di origine della madre. Cominciò a giocare nell’Internapoli, per poi passare assieme a Giorgio Chinaglia alla Lazio nel 1969. Lungo la sponda biancoceleste del Tevere ha giocato 324 partite, realizzando sei gol e detenendo a lungo il primato di presenze con la Lazio. Nel ’71, con l’arrivo in panchina di Tommaso Maestrelli, Wilson diventò uno dei leader della squadra, trascinandola fino al primo scudetto della storia del club nel 1974. Rimase alla Lazio fino al 1980; tranne per una parentesi, nel 1978, in cui militò con Chinaglia nel Cosmos.
Insieme, siamo diventati Campioni.
Ciao Pino, nostro Capitano, la storia che ci lega è eterna pic.twitter.com/b4sJrCtjjq— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) March 6, 2022