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Daisy Osakue, discobola classe ’96, ha raggiunto la finale a Tokyo 2020 del lancio del disco, con uno spettacolare 63,66, ed è entrata di diritto della storia sportiva italiana. L’atleta, infatti, non solo ha raggiunto la finale olimpica, ma anche frantumato qualunque record individuale, raggiungendo il primato italiano di tutti i tempi a pari merito con Agnese Maffei.
Daisy Osakue, l’aggressione razzista nel 2018
Una bella risposta, quella di Daisy Osakue, ad un fatto di cronaca avvenuto nel luglio 2018. Infatti, la discobola, mentre tornava a casa a piedi a Moncalieri, sua città natale, è stata vittima di un’aggressione. Osakue, quel giorno, è stata colpita da un uovo in un occhio. L’oggetto, lanciato da un’auto da tre ragazzini, identificati pochi giorni dopo l’accaduto, le ha provocato un’abrasione, fortunatamente non greve, alla cornea.
Osakue, a seguito dell’aggressione, ha rischiato di non partecipare agli Europei di Atletica nell’agosto 2018 a Berlino. “L’hanno fatto apposta. Non volevano colpire me come Daisy, volevano colpire me come ragazza di colore” ha detto la discobola a seguito dell’aggressione.
L’attenzione mediatica e il commento di Matteo Salvini
Il caso della discobola, nata da genitori nigeriani emigrati in Italia, ha fatto molto discutere. La vicenda, infatti, ha avuto un’eco mediatica e politica che ha interessato i media per diverse settimane. A commentare, tra i diversi esponenti politici, l’aggressione di Daisy Osakue è stato Matteo Salvini: “Spero di incontrarla e vederla gareggiare il prima possibile. Ogni aggressione va punita e condannata. Sono e sarò sempre a fianco di chi subisce violenza”. Ma, sulla questione razzismo in Italia, Salvini ha le idee molto chiare: “Emergenza razzismo in Italia? Non diciamo sciocchezze. Ricordo che solo negli ultimi tre giorni, nel silenzio generale, la polizia ha arrestato 92 migranti, mentre altri 414 sono stati denunciati”.
Osakue conquista la finale e un importante record personale
Oggi, fortunatamente, Daisy Osakue si è lasciata quell’episodio di cronaca alle spalle, portando a casa un record personale invidiabile L’atleta, tra l’altro aveva già dato la sua risposta vincendo l’oro a Napoli, alle Universiadi 2019, lanciando il suo disco a 61 metri e 69. La discobola ha così battuto il suo record personale, lanciando a 63 metri e 66, e ha conquistato la finale di Tokyo 2020, tornando a far palare di se per quello che ama di più: lo sport.