O’Neill dalla Serie A anni ’90 al dramma: “L’alcol lo sta uccidendo”

Fabian O’Neill è un nome caro agli appassionati di calcio anni ’90, specialmente di chi venti e trent’anni fa già seguiva la Serie A con grande continuità. Uruguaiano di chiare origini irlandesi, il talentuoso centrocampista arrivò a Cagliari nel 1995, precedendo di qualche mese una breve invasione Celeste iniziata l’anno successivo (con la meteora Gregorio Perez in panchina e il duo Dario Silva-Romero in attacco) e sfiorandosi invece con il tecnico Tabarez. Nel frattempo però tanti anni sono passati, e ora “El Mago” sta lottando per la vita.

Un allarme vero e proprio, lanciato dalla figlia Martina. Che a ‘El Paìs’ ha descritto il dramma del padre. Da anni vittima di un male silenzioso e spietato come l’alcolismo, Fabian O’Neill rischia ora di non farcela.

O’Neill: “el Mago” e la bottiglia

Il quadro clinico è molto serio e il fegato è ormai compromesso dall’abuso di alcol“, ha raccontato Martina. Che ha spiegato che il padre versa ormai in uno stato critico. O’Neill è stato infatti ricoverato d’urgenza in una clinica di Montevideo lo scorso venerdì. Il suo fisico ha reagito e le dimissioni potrebbero essere imminenti, ma l’ex giocatore dovrà metterci del suo.

C’è infatti da fare i conti anche con un’infezione alle vie urinarie che appare seria. E Martina non ha voluto girare intorno al problema: “Ha bisogno di un trapianto di fegato, ma se non smette subito di bere non ce la farà. In queste condizioni non potrebbe affrontarlo. Gli serve aiuto, ma prima deve decidere di cambiare“. Lo stesso O’Neill si è reso conto della situazione lo scorso venerdì, telefonando al figlio Fabio che lo ha raggiunto nella sua abitazione a Paso de los Toros. Il padre era riverso a letto in preda a lancinanti dolori e immediatamente è stato trasportato in clinica. La diagnosi: cirrosi epatica acuta.

Cagliari, Juventus e l’amicizia con Zidane

Dopo gli anni di Cagliari (cinque stagioni per un totale di 136 partite), Fabian O’Neill passò alla Juventus nel 2000-2001 dove faticò a trovare spazio a causa dell’importantissima concorrenza. Diede vita però a un’importante amicizia con Zinedine Zidane, che pure era uno dei motivi dello scarso impiego in campo per i bianconeri. Proprio il fuoriclasse francese, nel frattempo divenuto allenatore di successo al Real Madrid, si è offerto di dargli una mano.

Addirittura Zidane ha riferito di voler sostenere personalmente i costi di una riabilitazione che in passato lo stesso O’Neill, “genio ribelle” del pallone, disse di non voler affrontare. Ma ora per quello che secondo Zizou era “il giocatore più talentuoso mai visto in campo” non è più tempo di scherzare.

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