Un primo caso di positività al Covid al villaggio olimpico in quel di Tokyo, a meno di una settimana dal via delle Olimpiadi. Poi la situazione che si aggrava, con i contagi che salgono al numero di 15. E che riguardano persone tutte legate in qualche modo ai Giochi. Tanto da mettere in discussione addirittura il regolare svolgimento dell’evento.
Le positività del villaggio olimpico e la situazione di Tokyo
Il tutto era iniziato con la positività al Covid di un cittadino straniero e non un atleta, come confermato dal Comitato organizzatore dei Giochi. Si tratta della NHK, che tramite il proprio capo Toshiru Muto aveva garantito che ogni possibile misura per evitare la diffusione del contagio era stata presa. Anche per preservare le Olimpiadi di Tokyo dalle peggiori conseguenze. E invece un totale di 15 persone (sette lavoratori a contratto, sei dipendenti del comitato organizzatore locale e due rappresentanti dei media) ha già contratto il virus.
Nel frattempo ci sono però i dati che venerdì hanno diffuso le autorità sanitarie del Giappone. Si parla di oltre 3.400 casi di Covid nell’arco di appena 24 ore, di cui 1.271 nell’area di Tokyo. La capitale ha registrato oltre mille casi per il terzo giorno di fila, una circostanza che a sei giorni dall’atteso via delle Olimpiadi non può essere ignorata.
L’allarme degli esperti e la richiesta: “Considerare stop Olimpiadi”
E l’allarme ora è reale. A lanciarlo è Nobuhiko Okabe, capo del Kawasaki City Institute for Public Health. Presidente del gruppo di esperti che, all’interno del comitato organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo, si occupa delle misure anti-Covid, per la prima volta ha aperto alla possibilità che tutti volevano scongiurare. Ossia che, in casi estremi, i Giochi già rimandati nell’estate 2020 non si disputino nemmeno in quella del 2021.
In tal senso le sue parole in un’intervista a ‘The Asahi Shimbun’ (e rilanciate da ‘Repubblica’) sono chiare: “Se Tokyo finisce in una situazione in cui le persone che hanno bisogno di cure ospedaliere non possono essere ricoverate negli ospedali, dovremmo considerare l’annullamento delle Olimpiadi“. “La situazione sanitaria è già al più alto livello di allerta a Tokyo. Ulteriori contagi metteranno solo più pressione sul sistema sanitario“, è invece la severa analisi di Masataka Inokuchi, vicepresidente della Tokyo Medical Association.