Olimpiadi, conto alla rovescia: 100 giorni all’inaugurazione di Tokyo

L’appuntamento con le Olimpiadi più travagliate dal dopoguerra a oggi si avvicina sempre di più. Prima rinviate e poi ridimensionate. E ora mancano solo 100 giorni all’inaugurazione dei Giochi, che non hanno mai cambiato nome e si chiameranno Tokyo 2020. Dimentichiamoci, però, dei tradizionali festeggiamenti che accompagnano la data fatidica del “meno 100” di ogni countdown olimpico. Questa volta è tutto diverso. L’attesa della fatidica cerimonia di apertura, che si terrà venerdì 23 luglio 2021, viene vissuta (più che la consueta trepidazione) con apprensione.

Pesano del resto molte incognite per un’edizione inevitabilmente particolare. È già stato confermato che ci sarà solo pubblico giapponese e che potranno giungere dall’estero solo atleti, allenatori, arbitri e giornalisti. Quelli che ci apprestiamo a vivere saranno 100 giorni di un percorso tortuoso e faticoso. La staffetta della torcia olimpica, oggi come ieri, attraversa silenziosamente Osaka. Tutto rigorosamente a porte chiuse. Anche perché proprio in questa città giapponese il vertiginoso aumento di contagi ha imposto l’adozione dello stato di emergenza in tutta la omonima Prefettura. Non che la capitale se la passi meglio: ieri sono state adottate misure più severe anti Covid-19 anche Tokyo, così come nelle città di Kyoto e Okinawa.

Il forte scetticismo dei giapponesi sullo svolgimento dello Olimpiadi

Il popolo giapponese continua a guardare con scetticismo alle Olimpiadi. Un nuovo sondaggio, datato 12 aprile, dell’agenzia di stampa Kyodo News rivela che il 39,2% dei cittadini vorrebbe l’annullamento dei Giochi, il 32,8% è a favore di un ulteriore slittamento. In totale, quindi, più del 72% storce il naso. Anche perché, a oggi, meno dell’1% dei cittadini giapponesi è stato vaccinato. Di contro le persone che desiderano vedere le Olimpiadi e le Paralimpiadi sono il 24,5%.

Il Comitato Organizzatore ha quantificato in quasi 3 miliardi di dollari l’aumento a causa del rinvio di un anno. Equivale a un 22% di spesa in più. Il budget ufficiale recita la cifra di 15,5 miliardi di dollari, rispetto ai 12,6 dell’anno scorso. Ci sono poi i conti ufficiosi che sottolineano una impennata notevole rispetto a quanto sostengono gli organizzatori. Stando agli audit del governo, il costo complessivo ammonterebbe almeno a 25 miliardi, non a caso il quotidiano finanziario giapponese fa salire la cifra a 28 miliardi di dollari.

L’organizzazione logistica degli azzurri

Di certo c’è che il Villaggio e i 43 siti di gara sono pronti per gli oltre 11.000 atleti attesi. A questi, in un secondo tempo, si aggiungeranno i circa 4.400 della Paralimpiade. Oltre 300 saranno italiani, con una partecipazione femminile sempre più numerosa. Tutti gli azzurri arriveranno a Tokyo vaccinati. Molti in quanto atleti militari, gli altri per volontà del Governo. “Nessun saltafile”, ha ribadito ieri il sottosegretario Valentina Vezzali, “ma a favore di atleti che lavorano anni per rappresentare l’Italia. Man mano che le delegazioni si comporranno, avvieremo il relativo percorso”. Tra i nodi da sciogliere anche quello dei portabandiera. Per la prima volta potranno essere due: un uomo e una donna. Il Coni, probabilmente, sceglierà a fine giugno, a squadra completata.

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