Nowakowski commuove l’Inghilterra: giocherà per una sterlina a settimana

Il Coronavirus ha messo in ginocchio buona parte del mondo, soprattutto dal punto di vista medico ma anche da quello economico. E questo vale anche per il mondo dello sport e del calcio, con tante società in enorme difficoltà. E proprio questo ha permesso di scrivere una bella storia di passione e fedeltà ai propri colori. Arriva dall’Inghilterra e a scriverla è Adam Nowakowski.

Le difficoltà del “piccolo” Bradford

Nato nel 1986, centrocampista, Nowakowski gioca dal 2016 nel Bradford Park Avenue. Cugini “poveri” del più noto Bradford City (due anni in Premier League tra il 1999 e il 2001 e diverse stagioni di alto livello a inizio Novecento), gli “Stans” militano nella National League North. Si tratta di uno dei due campionati inglesi di sesta serie, dove i soldi circolano in maniera tutt’altro che copiosa.

A farne le spese potrebbe essere proprio il Bradford Park Avenue, che però tra le varie difficoltà di questi delicatissimi mesi non dovrà affrontare quella dello stipendio di Nowakowski. Il giocatore ha infatti deciso di continuare a vestire la maglia della squadra, ma con un nuovo legame contrattuale. Non guadagnerà infatti più 400 sterline a settimana, ma solo una.

La spiegazione di Nowakowski

Il calcio mi ha dato tanto. Ora voglio restituirgli qualcosa“, sono state le parole pronunciate da Nowakowski dopo la firma che ha commosso l’Inghilterra. E non è tutto, dato che il calciatore ha deciso anche di non gravare sulle spese del club anche per quanto riguarda gli spostamenti. Provvederà infatti da solo alle spese di viaggio. Oltre a percepire la sua unica sterlina settimanale.

Nowakowski non è solo un calciatore, ma guadagna anche grazie alle vendite di un’azienda alimentare. Anche per questo ha continuato a lavorare pur nel periodo del lockdown, maturando la sua decisione. “Molte aziende vivono situazioni difficili. Quindi ho pensato che fosse il momento di restituire qualcosa a un club che porto nel cuore“, ha spiegato. Dando un po’ di respiro al suo Bradford Park Avenue. E, chissà, magari anche una lacrima di commozione.

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